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Juventus, Marotta: “Presi Pirlo prima di sentire il parere di Conte”

L’ad bianconero svela alcuni retroscena sull’arrivo del centrocampista azzurro alla Vecchia Signora: “Il tecnico fu poi bravo a modificare il suo pensiero tattico in funzione di Andrea”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Andrea Pirlo e la Juventus: un connubio che a molti sembra oggi naturale, ma che in realtà è nato quasi per caso. Lo ha rivelato Beppe Marotta, amministratore delegato bianconero a margine del backstage per il film sui 120 anni della Juventus, che uscirà nelle sale cinematografiche domani. L'uomo-mercato della Juventus, che quest'anno ha fatto letteralmente faville strappando alla concorrenza calciatori del calibro di Pjanic, Higuain, Dani Alves, Pjaca e Benatia spendendo quasi duecento milioni di euro, ha rivelato nuovi dettagli sull'arrivo di Andrea Pirlo dal Milan, nell'estate 2011.

Il centrocampista rossonero arrivava da dieci stagioni al Milan, dove aveva vinto ogni cosa tra cui due Champions League (una delle quali nella finale di Manchester contro la Juventus). Ma l'ultimo anno in rossonero non era stato dei migliori, tanto che il Milan decise, di comune accordo con il calciatore, di non rinnovare il suo contratto e lasciarlo andare a parametro zero, visti anche i problemi con il tecnico Allegri. E la Juventus bussò alla sua porta, prima ancora di sentire il parere di Conte, che di lì a poco si sarebbe seduto sulla panchina bianconera.

"E' vero che quando si costruisce una squadra, bisogna confrontarsi con l'allenatore e rapportarsi al modello tattico che vuole apportare", ha spiegato Marotta, "tant'è che noi prima che arrivasse Antonio Conte, avevamo già definito alcune operazioni, ed una di queste è stata quella di Andrea Pirlo. Ritenevamo però che un giocatore come lui potesse dare dei grossi insegnamenti e stimoli a quel gruppo di giocatori che avevamo. Quando è arrivato", ha aggiunto ancora Marotta, "Conte è stato bravissimo a modificare quello che era il suo pensiero tattico, in funzione di questo nuovo acquisto. C'era poi la voglia da parte di questo campione di sposare questo progetto Juventus, perché forse anche lui aveva visto che era il momento giusto per entrare in bianconero e conquistare qualcosa di importante".ù

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