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Juventus, Marchisio: “Qualche anno fa sono stato vicino alla Roma”

Il centrocampista bianconero, fresco di 200 presenze e ritornato al gol contro il Cesena in campionato conferma l’ottimo momento della squadra in vista della sfida da Champions contro il Borussia Dortmund: “E’ il momento di mostrare che possiamo puntare più in alto”.
A cura di Alessio Pediglieri
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La situazione bianconera è tra le più rosee tra il campionato che regala soddisfazioni con un primo posto solido e una Champions League che dovrà – e potrà – dire di che pasta sia fatta la formazione di Allegri. Perché contro il Borussia Dortmund ci sono tutti gli ingredienti per poter fare benissimo anche in Coppa, la prova del nove di una squadra che ha fame e voglia di tornare  tra i grandi a livello internazionale. L'umore, la condizione, l'ambiente sono perfetti in casa Juve, mentre per Klopp è quasi tempo di bilanci per un ciclo che sembra vicinissimo alla sua conclusione: penultimi in classifica e speranze solo legate all'Europa, quasi in modo disperato per salvare una stagione oramai irrimediabilmente compromessa. "Le due sfide col Borussia ci diranno chi siamo – ammette a Sky Sport -. Quest'anno col gioco e le prestazioni siamo riusciti a passare il turno, ora è il momento di mostrare che possiamo puntare più in alto. Paura di Bayern, Real Madrid oppure Chelsea? Possiamo giocarcela alla pari ma serve anche un pizzico di fortuna".

E a suonare la carica per i bianconeri è Claudio Marchisio, il principino divenuto grande e fresco di 200 gettoni con la divisa juventina e a segno contro il Cesena nell'ultimo match di campionato pareggiato 2-2 con l'errore decisivo dl dischetto di Arturo Vidal nel finale di partita. "Contro il Borussia dobbiamo dare il massimo, le sfide contro di loro sono sempre state particolari. Nel 1993 c'è stata una grande vittoria in UEFA con Baggio, dell'altra sfida degli Anni '90 ricordo un gran gol di Del Piero".

Poi la rivelazione sul retroscena di mercato di qualche anno fa. "L'unico momento in cui sono stato tentato di lasciare la Juve sono stati i due anni del settimo posto… dentro di te ti fai tante domande, se sei te il problema o meno. Se non è giusto cambiare aria. C'era la Roma su di me, ma sono stato contentissimo di rimanere".

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