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Juventus-Lazio 1-3, pagelle: Lulic gigante, Immobile e Higuain non pervenuti

Nella finale di Supercoppa vinta dalla Lazio 3-1 a giganteggiare sono le ‘seconde linee’ del gol da parte della Lazio, Luis Alberto e Lulic che risolvono il match. Male i bomber più attesi, Immobile e Higuain, più che sufficiente Cr7 ma non basta alla Juve. Che perde il confronto soprattutto in mediana.
A cura di Alessio Pediglieri
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La Lazio strapazza ancora la Juventus, in Supercoppa dopo aver vinto anche in campionato. Primo tempo con la Lazio più verticale della Juventus e bianconeri che rispondono con la qualità dei singoli. L'intensità della mediana nella prima parte di gara permette non a caso ai capitolini di passare con il migliore in campo, Luis Alberto e crearsi altre due occasioni chiare da gol. La Juventus, malgrado il tridente dal primo minuto e un Cr7 a tratti sontuoso, non incide e inizia a pressare solo nell'ultima parete di frazione, aggrappandosi al talento dei singoli: Cristiano Ronaldo e Dybala, il primo con l'assist il secondo col gol. Male Higuain, avulso dalla manovra nei primi 45 minuti e sostituito a metà ripresa. Così come Lulic, colpevole di soffrire il pressing avversario in occasione del pareggio della Juventus ma che si riscatta (oltre ad innescare il primo vantaggio capitolino) a 20 dalla fine con il gol del 2-1 e con interventi difensivi decisivi nel finale.

I voti della Finale di Supercoppa

JUVE – Szczesny 6; De Sciglio 5.5 (Cuadrado 5), Demiral 5.5, Bonucci 6.5, Alex Sandro 5.5; Bentancur 5.5, Pjanic 5.5, Matuidi (Costa 5); Dybala 6, Higuain (Ramsey 6), Ronaldo 6.5.​
LAZIO – Strakosha 5.5; Luiz Felipe 6, Acerbi 6, Radu 5.5; Lazzari 6, Milinkovic 6, Leiva 5.5 (Cataldi 6.5 ), Luis Alberto 6.5 (Parolo 6 ), Lulic 7; Immobile 5.5 (Caicedo 6), Correa 5.5.​

In difesa, Bonucci il migliore e l'ultimo a mollare

Troppi gol subiti per la Juventus e anche contro la Lazio in Supercoppa è arrivata la rete alla prima occasione utile per i capitolini, sfruttando una posizione errata dei centrali: quando i biancocelesti entrano in area e Immobile difende il pallone per offrirlo a Luis Alberto, Demiral e Bonucci (il solo a crederci fino alla fine) si trovano scoperti, senza trovare assistenza adeguata. Ed è proprio sulla sinistra che la difesa juventina fatica, con Alex Sandro (che sbaglia di testa sul gol della Lazio) bravo in impostazione ma che fatica a seguire Lazzari, senza mai raddoppiare sui compagni.

Il reparto arretrato laziale guidato sapientemente da Acerbi è stato perfetto nel primo tempo a trattenere la foga bianconera (soprattutto nella reazione allo svantaggio) al limite della propria area costringendo alla conclusione frettolosa gli avversari. Raddoppi e recuperi anche dei centrocampisti che mantengono sempre la superiorità davanti a Strakosha che mai è stato realmente impegnato. Fatale però l'ingenuità con Dybala libero, quando tutti pensano solo a Cr7 con Radu il più in difficoltà nel reparto

A centrocampo detta legge Luis Alberto

Il Re degli assist di Serie A, Luis Alberto ci mette 10 minuti per prendere in mano la mediana laziale ed è lui a crearsi l'occasione migliore di inizio gara con un tiro dal limite che sfiora l'incrocio, subendo fallo e facendo ammonire nell'occasione, il bianconero Matuidi (solo ammonito). E non è un caso se è proprio lui a portare avanti la Lazio e sbloccare la partita facendosi trovare libero in area. E quando decidono anche Milinkovic-Savic e Lucas Leiva palla al piede per la Juve sono dolori.

La mediana bianconera fatica per almeno 20 minuti nel prendere le misure avversarie. Se Lucas Leiva viene perfettamente marcato a uomo frenando i rifornimenti capitolini in avanti è anche vero che Pjanic non riesce ad alzare il baricentro se non nella seconda parte del primo tempo, permettendo alla Juve di aumentare la pressione. Quando il bosniaco fraseggia di prima e verticalizza, la Juve acquista gioco e bellezza. Ma sia Matuidi prima che Bentancur poi, non offrono un supporto adeguato e costante.

In attacco la Lazio non c'è, Dybala-Cr7 da gol

Il tridente di Sarri, voluto per creare superiorità e schiacciare la Lazio aggredendola nel possesso palla, fallisce il proprio compito per tutto il primo tempo. Con Dybala che si sgancia spesso e volentieri indietro trasformandosi in trequartista e con Cr7 che fa il solito lavoro sporco di recupero, possesso e passaggio, è proprio Higuain a non trovare fisicamente un posto utile alla Juventus. Ci deve pensare il portoghese a mettere in condizione la Joya di segnare il pareggio con una azione personale, uno spunto vincente a fine primo tempo. Cristiano prova a caricarsi il peso offensivo da solo, prendendo spesso l'iniziativa e diventando l'insidia maggiore.

Immobile e Correa, le cui qualità sotto porta sono innegabili, confermano grande sagacia tattica: a turno tornano a supporto del centrocampo, a turno si inseriscono nelle maglie difensive bianconere. Nel primo tempo si fanno vedere poco davanti a Szczesny e proprio a loro è richiesto prima di tutto il gol. Manca però il costante appoggio delle ali, con Lazzari che non riesce mai a innescare il turbo e Lulic che va a corrente alternata. Serata non indimenticabile

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