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Juventus-Inter, Marotta verso il sì al recupero di lunedì 9 marzo

L’amministratore delegato nerazzurro, in prima linea nel guidare la protesta contro i rinvii delle partite, potrebbe accettare l’ipotesi di un recupero immediato del ‘Derby d’Italia’: “Sarebbe corretto mantenere la scansione temporale ed è un’incongruenza non validare le porte chiuse una settimana e validarle quella dopo. Le partite rinviate dovrebbero avere la precedenza”.
A cura di Alberto Pucci
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Dopo la bufera che ha colpito la Serie A, scatenata dalla decisione di rinviare Juventus-Inter e altre quattro partite di campionato, i vertici del calcio italiano stanno cercando di riportare la calma e di trovare un compromesso che possa andar bene a tutti. Tra le proposte sul tavolo, che verranno analizzate e discusse nella prossima riunione straordinaria della Lega, c'è anche quella di recuperare subito il ‘Derby d'Italia' e giocarlo lunedì prossimo 9 marzo: secondo molti una soluzione migliore di quella dello spostamento al 13 maggio.

"Il campionato rischia il collasso, sarà importante discuterne tutti insieme in assemblea – ha dichiarato Beppe Marotta in un'intervista concessa al quotidiano ‘La Repubblica' – Sarebbe un’incongruenza non validare le porte chiuse una settimana e validarle quella dopo. Sarebbe corretto mantenere la scansione temporale. Le partite rinviate dovrebbero avere la precedenza. Juve-Inter di lunedì? Ne discuteremo dopodomani".

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Marotta chiede uniformità

Il duro botta e risposta tra il dirigente nerazzurro e il presidente di Lega Paolo Dal Pino, ha dunque ‘smosso' le acque e costretto le due parti a sedersi intorno ad un tavolo per risolvere un imbarazzante problema: "Agiamo così per tutela dell’uniformità. Era stata presa una decisione molto chiara, di giocare a porte chiuse. Tutti si erano adeguati. Il cambiamento di sabato ha fatto saltare tutto per aria, creando un problema di calendario di difficilissima soluzione – ha aggiunto Marotta – Le porte chiuse erano l’unico strumento per garantire la regolarità del campionato. Ora è stato delegittimato dalla decisione presa dalla Lega senza un confronto con consiglieri e assemblea. Ha creato squilibrio tra i club interessati".

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