video suggerito
video suggerito

Juventus, il pareggio con la Fiorentina mette a nudo ancora una volta i limiti bianconeri

Ancora una volta la stagione bianconera ritorna nell’anonimato, delle posizioni a ridosso di quelle che contano.
A cura di Marco Beltrami
5 CONDIVISIONI
ACF Fiorentina v Juventus FC

E' più che mai lecito dover fare un distinguo fondamentale prima di analizzare questo Fiorentina-Juventus 0-0, che ha ricacciato i bianconeri nell'anonimato delle posizioni a ridosso di quelle che contano davvero.

Uscire dal Franchi con un pareggio è sicuramente un risultato da non buttare via, visto che la squadra di Mihajlovic, è un avversario comunque scomodo e arcigno, rispecchiando alla perfezioni le doti del suo allenatore. Come ulteriore attenuante bisogna sottolineare che quando in quel di Firenze s'incrocia il bianconero, l'undici del capoluogo toscano riesce sempre ad attingere ad energie maggiori rispetto alla "normale amministrazione", visto l'astio tra le due compagini e sopratutto tra le due tifoserie. Detto questo però bisogna ricordare che stiamo parlando della Juventus, ovvero di una squadra blasonata come poche, che non può "limitarsi" ad accontentarsi di uno scialbo pareggio sopratutto quando poi, con l'acqua alla gola, si deve cercare di rincorrere un obiettivo già di difficile portata.

Qualcuno non si stupisce, affermando mestamente che bisogna prendere atto di quello che attualmente è diventata la Juventus,ovvero una "provinciale di lusso": ebbene questa definizione ci appare anche abbastanza impropria, visto che le presunte provinciali solitamente sono delle variabili impazzite capaci di giocarsela su ogni campo, a testa comunque alta, incassando sconfitte pesanti e magari vittorie inaspettate. La squadra bianconera invece è totalmente prevedibile e in questa stagione, l'ha dimostrato in più di un'occasione con un andamento ad elastico: una striscia positiva, subito vanificata da prestazioni insulse e anonime come quella di ieri.

ACF Fiorentina v Juventus FC

L'ambiente poi sembra profondamente disgregato, tra una dirigenza tornata silenziosa che forse (speriamo) aspetta la fine della stagione per sentenziare verdetti e resoconti; tra una tifoseria giustamente delusa che vede concretizzarsi sempre più lo spauracchio di un'altra stagione senza sussulti (a parte qualche vittoria di lusso in Serie A), e che continua ad acclamare glorie del passato sulla panchina bianconera; e su uno staff tecnico guidato da Gigi Delneri, che appena riesce a trovare una "formazione" vincente la conferma sistematicamente, a ripetizione, fino a quando (come successo anche ieri con il tridente atipico, nonostante la presenza in panchina di Toni e Del Piero), inevitabilmente gli avversari, già organizzati, non gli prendono le adeguate misure.

E' sempre facile parlare con il senno del poi, però proprio col senno del poi si dovrebbe tentare di fare quello che finora non si è fatto a tutti i livelli, cercare di analizzare meglio vittorie, sconfitte e anche pareggi come quello di ieri (che equivalgono in fondo ad una battuta d'arresto), perchè nonostante tutto questo campionato come la Classifica Serie A, testimonia in fin dei conti non era proprio così proibitivo come qualcuno dipinge, e quel quarto posto che ora sembra oggettivamente un mezzo miracolo sportivo, poteva essere assolutamente nella portata dei bianconeri.

5 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views