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Juventus, i cinque possibili moduli di Allegri per la prossima stagione

Marotta e Paratici sul fronte mercato e Allegri sul campo, cercheranno di cambiare la Juventus provando a renderla competitiva anche in Europa. Ecco tutte le possibili soluzioni del tecnico in vista della prossima stagione.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La sconfitta in Champions League a Cardiff contro il Real Madrid, ha fatto suonare più di un campanello d’allarme alla Juventus. L’età avanzata della difesa, le poche soluzioni in fase offensiva e la scarsa inventiva a centrocampo, sembrano essere le questioni più delicate. La società si sta muovendo al meglio sul mercato cercando, quasi a fari spenti, di scegliere minuziosamente i tasselli giusti che serviranno, nella prossima stagione, per ridurre il gap con i blasonati club europei.

Ma non è tutto scontato. Il 4-2-3-1 sperimentato e poi consolidato come modulo per tutta la stagione, potrebbe essere il punto da cui ripartire e su cui lavorare di più. Secondo le ultime di mercato, la Juventus potrebbe pensare seriamente di chiudere per diversi calciatori che sarebbero utili anche in altre zone nevralgiche del campo. Scopriamo le possibili soluzioni di Allegri in vista della prossima stagione.

Un ritorno di fiamma con la retroguardia a tre

Sembrava ormai essere stata accantonata da parecchio, e invece l’idea di poter giocare con un modulo che comprende l’utilizzo di tre difensori, sarebbe una delle tante idee di Allegri. Provando a pensare come il tecnico livornese, che ama vedere la squadra girare palla per poi verticalizzare partendo anche dai lanci di Bonucci, è facile ipotizzare come Leo sarebbe il leader della retroguardia.

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Ai suoi lati, con Benatia forse ancora non entrato al meglio negli automatismi tattici di Allegri, l’allenatore potrebbe finalmente lanciare Daniele Rugani che anche nell’ultimo Europeo Under 21 giocato in Polonia, sembra aver raggiunto quella cattiveria e quella maturità tanto cara ad Allegri. Il sacrificato sarebbe Barzagli con Chiellini forse ancora titolare in attesa di Caldara il prossimo anno.

L’uomo in più a centrocampo

E con l’utilizzo della difesa a tre, potrebbe quindi cambiare il gioco della Juventus che andrebbe così, inevitabilmente, a mutare anche il suo centrocampo. A cinque o a quattro che sia, con il possibile arrivo di Matuidi dal Psg, il calciatore francese potrebbe anche dare diverse soluzioni tattiche ad Allegri.

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Con Khedira o Marchisio davanti alla difesa, potremmo assistere anche ad un 4-1-4-1 con l’avanzamento di Pjanic e il francese sulla linea dei quattro dietro ad Higuain, con Dybala e uno fra Douglas Costa e Bernardeschi sui lati. Ma Allegri potrebbe anche pensare di utilizzare Pjanic e Dybala liberi di agire per vie centrali alle spalle del Pipita, con l’inserimento di Mandzukic sulla fascia sinistra (per sfruttare la sua capacità di copertura) e con uno fra l’ex Fiorentina e il brasiliano sull’out destro.

Rinforzare il centrocampo con il 4-3-3

L’arrivo di uno fra Matuidi e N’Zonzi, sarebbe utile per sfruttare al meglio le qualità di questi due calciatori cercando di combinarli con quelle già a disposizione di Allegri. Matuidi, in un possibile 4-3-3, potrebbe essere una delle due mezzali con Pjanic o Khedira centrali. La difesa a quattro con Rugani e Bonucci centrali e i due esterni pronti a fare volume in fase d’attacco partecipando alla spinta offensiva verso la porta avversaria.

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Il terzetto là davanti, con Higuain centrale, avrebbe Dybala e uno fra Bernardeschi e Douglas Costa ai suoi lati. Da non sottovalutare l’impiego di Schick che potrebbe rientrare, a fari spenti, negli automatismi tattici di Allegri. Appaiono, al momento, ancora fuori dalle prime scelte di Allegri, Bentancur e Marchisio.

Rivoluzionare con i “nuovi” il 4-2-3-1

Ma pensiamo al modulo che Allegri si è inventato in questa ultima stagione ottenendo ottimi risultati: il 4-2-3-1. Con questo sistema di gioco, il tecnico di Livorno ha ottenuto garanzie tattiche sia dal punto di vista della spinta offensiva che in fase di copertura. Con i nuovi innesti, Allegri avrebbe anche la possibilità di pensare di fare rifiatare Mandzukic con Patrick Schick che potrebbe anche consacrarsi e ritagliarsi uno spazio importante in quella posizione.

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L’arrivo di Matuidi invece potrebbe costare la panchina a uno fra Khedira e Marchisio. In questo modo il francese, potrebbe valorizzare anche le qualità di Pjanic in fase di costruzione. Cambierebbe poco in fase d’attacco dove il possibile arrivo di Bernardeschi potrebbe garantire ad Allegri un altro uomo bravo in fase di copertura da inserire sulla fascia destra, lasciando Dybala libero di agire alle spalle di Higuain.

Ritorno al passato con il 3-5-2

Con Antonio Conte in panchina, la Juventus è riuscita a risollevarsi e a prendersi poi la testa della classifica per sei anni di fila. Il modulo vincente nelle prime tre stagioni? Il 3-5-2, mantenuto da Allegri inizialmente al suo approdo in bianconero e poi cambiato successivamente. Bene, l’ex Milan potrebbe anche pensare di usarlo in qualche partita il prossimo anno. Bernardeschi ha già giocato in quella posizione da esterno alto con compiti difensivi nella prima Fiorentina di Sousa.

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A destra, anche lo stesso De Sciglio o Spinazzola, in caso di arrivo a Torino, potrebbero sentirsi a suo agio anche perchè il primo quel ruolo l’ha già interpretato in Nazionale e il secondo all’Atalanta. Insomma, là davanti però, poche soluzioni e risposte ovvie: Higuain e Dybala, con Matuidi, Pjanic e Khedira a centrocampo. In tutti questi moduli, pare essere al momento fuori dalle gerarchie Claudio Marchisio, ma il “principino” gode della stima della società e dei tifosi, ma soprattutto di Allegri. Potrebbe essere lui il “nuovo acquisto” della prossima stagione dopo una ripresa lenta dall’ultimo infortunio.

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