Juventus, Felipe Melo suona la carica: Siamo da scudetto
È stato uno dei simboli del fallimento bianconero della scorsa stagione e del fallimento brasiliano a Sudafrica 2010, ma è arrivata finalmente l'ora del riscatto per Felipe Melo, reduce da buone prestazioni che gli stanno donando serenità e fiducia, doti che gli sono decisamente mancate sia l'anno scorso, sia ai mondiali.
Gasato dalle ultime prestazioni sia personali, sia di tutta la Juventus, Felipe Melo è pronto ad affrontare il Milan di Allegri, rilanciando le ambizioni della squadra di Gigi Del Neri: «Dobbiamo pensare allo scudetto. Abbiamo il dovere di farlo. E’ giusto essere realisti, riconoscere la caratura delle principali avversarie, os servare che i rossoneri e l’Inter pos sono essere anche un po’ più su, ma per le nostre qualità, perché siamo la Juve, per rispetto verso i tifosi, non possiamo accontentarci di puntare a un posto in Champions League».
Sulle voci che davano, ad inizio stagione, Melo lontano dalla Juve, il centrocampista brasiliano risponde categoricamente: «La tentazione di lasciare Torino non mi ha mai sfiorato, ero certo di saper reagire, di riconquistare la fiducia con la forza del lavoro. Certo, poteva decidere di vendermi la società, tenendo conto anche delle incomprensioni che a un certo punto ho avuto con alcuni tifosi. Quello l’ho pensato, ma per fortuna non è successo: adesso va tutto bene, sono felice».
Nel bene e nel male, Felipe Melo ha dimostrato di essere un vero guerriero, ma ovviamente il giocatore preferisce l'accezione positiva del termine: «Mi piace se allude alla grinta, non mi piace se sottende cattiveria. Eppoi, spesso, il cuore che metto in campo, oscura le qualità tecniche: il piede è buono, sapete che la Fifa ha eletto un mio passaggio tra i migliori del Mondiale?»
Giuseppe Senese