Juventus, Evra aspetta Suarez: “Gli stringerò la mano, ma in campo…”

La finale di Champions League tra Juventus e Barcellona, sarà un concentrato di emozioni e di storie che si riverseranno sul terreno di gioco dell'Olympiastadion: di per sé mitico, grazie all'incredibile favola azzurra dei ragazzi di Marcello Lippi. Una delle più suggestive è certamente quella del nuovo "incrocio" (speriamo non pericoloso) tra Patrice Evra e Luis Suarez. Sfumato a poche ore dalla sfida l'incontro (all'ora di cena) con Giorgio Chiellini, l'attaccante uruguaiano ritroverà davanti a sé il difensore francese, dopo il famoso episodio del 15 ottobre 2011 nel quale Suarez insultò più volte il difensore con epiteti razzisti durante la sfida tra Liverpool e Manchester United. Un colpo durissimo per il calcio inglese, da sempre in lotta contro il razzismo nel calcio, e soprattutto per l'uruguaiano che venne squalificato per 8 giornate.
Qualche mese più tardi, quando i due si ritrovarono ancora di fronte, Suarez diede seguito al suo folle pomeriggio con un altro gesto che fece il giro del mondo: al momento di salutare l'avversario, in mezzo al campo, l'attaccante si rifiutò platealmente di di stringere la mano al francese. A distanza di anni, i due si ritrovano così faccia a faccia nella finale di Berlino tra bianconeri e blaugrana. C'è ovviamente molta curiosità e attesa per il momento iniziale della partita (quando i giocatori si saluteranno, sotto gli occhi dell'arbitro e delle telecamere) e per il primo "tackle" a gara in corso. Intervistato dai colleghi di BeIN Sport, Patrice Evra ha commentato il "rendez-vous" con l'avversario con ironia, intelligenza e un pizzico di malizia: "Gli stringerò la mano? Ma certo che lo farò – ha spiegato lo juventino – Non mi interessa lui, mi interessa solo il fatto che sono in finale di Champions League. Sono orgoglioso di me stesso e sono orgoglioso del mio colore della pelle. Cercherò comunque di fare in modo che Suarez senta la mia presenza in campo".