Juventus, Dybala e il segreto bianconero: “Siamo un gruppo vero”

Paulo Dybala al momento è out, fuori dai giochi. In Europa la Juventus si è qualificata senza la sua Joya, rimasta a guardare a tifare bianconero. Poco male perché a Siviglia è arrivato il successo che rilancia le ambizioni juventine in Europa, mentre in campionato tutto fila per il verso giusto con una mini fuga da prima in classifica che fa bene sperare per il sesto scudetto consecutivo, oramai già nel mirino sin da ora. Risultati figli di un gruppo coeso, unito dentro e fuori dal campo, dove tutti lavorano e faticano per la causa comune,superando le difficoltà di infortuni o di sconfitte (vedasi Inter e Milan) senza drammi.
Tante le gioie, al momento. Poche, pochissime le delusioni per Paulo Dybala nella sua carriera, ancora agli inizi. Dove i successi sono già maggiori rispetto alle delusioni, segnale inequivocabile che ne determina il potenziale e la grandezza anche per le stagioni future: "Sono abituato a vincere, solo una volta a diciassette anni scoppiai a piangere negli spogliatoi. Ero ancora in Argentina, quando persi una finale. Poi le altre le ho tutte vinte e non mi è capitato più".
Con la Juventus, al momento, sono solamente gioie, infortunio a parte. Allegri ha ricostruito un nuovo gruppo, inserendo vecchi e nuovi in un mix vincente: "Siamo uniti, c'è chi si diverte come Higuain, Dani Alves, Asamoah. Per fortuna siamo tutti allegri, ci divertiamo dentro lo spogliatoio e questo fa un grande gruppo anche in campo. Questo si vede quando giochiamo: è parte del nostro segreto".
In prospettiva, la Joya è un crack anche sul mercato. In Spagna sembra che il Barcellona sia pronto a fare follie, in Inghilterra non si contano più gli estimatori. In prospettiva può ancora crescere, molto di più di quanto abbia fatto già passando da Palermo alla Juventus. Lo steso argentino ne è consapevole e sa anche come: "Una cosa che mi piacerebbe fare è migliorare con il destro, perchè non sono tanto capace come con il sinistro. E anche un po' la forza fisica in palestra, che ho cominciato a fare qua alla Juve. In Argentina e quando sono arrivato a Palermo la facevo poco".