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Juventus, de Ligt si confessa: “All’inizio è stata dura, non parlavo nemmeno l’italiano”

Dopo un avvio problematico con la maglia della Juventus, Mathijs de Ligt si sta ritrovando superando le difficoltà iniziali: “Non parlavo italiano, avevo rapporti solo con Ramsey. Poi le partite, l’infortunio, le rassicurazioni del tecnico. Oggi mi sento più pronto e ancora convinto della scelta giusta: aver detto no al Barcellona”
A cura di Alessio Pediglieri
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Mathijs de Ligt è stato acquistato in estate come un sicuro ‘crack' del calcio mondiale: la Juventus lo ha prelevato a pso d'oro (75 milini di euro) dall'Ajax dei miracoli, quale rinforzo difensivo da far crescere accanto a ‘mostri sacri' come Bonucci e Chiellini. Poi, l'infortunio gravissimo a settembre del capitano bianconero he sta rientrando solamente adesso e l'obbligo del giovane olandese di scendere in campo titolare. Con risultati negativi.

De Ligt ha conosciuto quasi subito il ‘lato oscuro' del calcio italiano, fatto di critiche e sentenze. Nelle prime uscite con la maglia della Juventus, quando ancora doveva prendere le misure in allenamento con la sua nuova realtà, è stato spesso vittima delle critiche di tifosi e non. Da ‘crack' era diventato quasi subito un ‘bidone' strapagato dai bianconeri. Oggi, a distanza di diversi mesi, lontano dal ‘battesimo del fuoco' di inizio stagione e con il rientro di Chiellini, De Ligt sta finalmente percorrendo la strada corretta per un inserimento graduale e completo nella Juve e nel calcio italiano.

Da novembre in poi sono migliorato, all'inizio ho avuto più di una difficoltà. Mi hanno detto di avere calma, di imparare da Bonucci e Chiellini, il tecnico mi ha tranquillizzato. E' stato un inizio complicato anche per qualche problema alla spalla. Ora sono sereno, sto imparando molto e mi farò trovare pronto

La scelta Juve e il ‘no' al Barcellona

Di certo, si tratta di un talento indiscusso, al di là delle critiche del momento, una delle realtà più interessanti del calcio internazionale. Cresciuto nell'Ajax, l'anno scorso ha contribuito con prestazioni maiuscole e con i suoi gol alla cavalcata in Champions diventando un elemento prezioso per il mercato estivo. Dove ha detto no al Barcellona per approdare alla Juve in Serie A: "Mi avevano cercato Juventus, PSG e Barcellona e ho scelto i bianconeri, In realtà ho studiato le opzioni e ho scelto la Juventus perchè sono convinto che mi possono rendere un giocatore più completo

L'italiano e il rapporto solo con Ramsey

Gli inizi non sono stati dei più positivi, lo stesso de Ligt lo confessa: "Ho imparato l'italiano insieme alla mia ragazza. Quando sono arrivato non sapevo nulla della lingua e non sono stato facilitato dal tour in giro per il mondo in estate. Parlavo solamente con Ramsey, in inglese, il resto del gruppo dialogava in italiano. Poi, anche Chiellini ma ha dato una mano, parlando inglese con me".

Il rapporto con  De Vrij amico-avversario

Grazie all'aiuto di Chiellini, il capitano dentro e fuori dal campo del gruppo bianconero, ma anche a chi non te lo aspetti, come il connazionale Stepan de Vrij conosciuto in nazionale e oggi all'Inter, con cui de Ligt si confronta a distanza e con costanza: "De Vrij è stato il primo giocatore che mi si è avvicinato in Nazionale. Abbiamo un rapporto speciale, ci sentiamo e quando possiamo ci frequentiamo perché Torino e Milano non sono lontane. Siamo ottimi amici".

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