Juventus, dalla B alla Champions League: la favola di Stefano Sturaro (foto)
Se non è una favola, quella di Stefano Sturaro poco ci manca. Dopo tanta sfortuna a causa dei gravi infortuni subiti in carriera che avevano portato il centrocampista verso l'ipotesi del ritiro, oggi, è arrivata la rivincita più importante con la maglia bianconera: semifinale di Champions League d'andata, da titolare contro i campioni in carica del Real Madrid. Non solo, partita sontuosa, standing ovation dello JStadium al momento del cambio e un salvataggio miracoloso con la deviazione decisiva sul colpo di testa di James che si stampa sulla traversa. Sturaro si sta prendendo le sue personali rivincite, su tutte quella di essere stato definito anche man of the match. Tanta strada ne ha fatta dal primo gol in Serie A del marzo 2014 contro il Catania fino alla ribalta invernale con il passaggio alla Juventus e l'emozione dell'Europa.
Dalla B col Modena alla Champions con la Juve – Non è stato semplice per il 21enne centrocampista trovarsi dov'è oggi, con una carriera in salita fatta di provincia ma soprattutto di infortuni. Quando nell'estate 2012, diciannovenne, viene ceduto in prestito al Modena in Serie B due gravi infortuni lo fermano per quasi un anno interno, ottenendo solo 8 presenze in campionato e 2 in Coppa Italia con la maglia dei canarini. Cresce e si forma tra le fila del Genoa e nel 2014 la Juve lo nota: acquista il cartellino e gli promette un posto a partire dall'estate 2015, ma alla fine, a gennaio i piani vengono stravolti: Sturaro passa subito in bianconero dove debutta il 14 marzo seguente. Il 14 aprile esordisce nelle coppe europee, entrando nel secondo tempo della partita di andata dei quarti di Champions League Juventus-Monaco (1-0) fino a questo 5 maggio quando gioca la sua prima partita da titolare in Champions League nell'andata delle semifinali contro il Real Madrid terminata 2-1 per i bianconeri.
Le parole di Sturaro – "Sorpresa? Non per me e comunque condivido la mia emozione con tutti i miei compagni che hanno giocato anche forse meglio di me. Poteva essere difficile giocare partite così ma la mia incoscienza mi ha dato una mano: non ho pensato a niente e sono sceso in campo. Allegri è stato coraggioso nei miei confronti? Non credo, mi vede tutti i giorni in allenamento e quindi h visto sicuramente i miei progressi. La deviazione sul colpo di testa di James? E' lo spot perfetto per il motto di crederci fino alla fine".