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Juventus, contropiede e Higuain: troppo poco per far male agli Spurs

Ai bianconeri non è bastato l’ottimo inizio e le due reti del Pipita. Passata la bufera, il Tottenham ha fatto valere la sua grande classe e ha pareggiato i conti con Kane ed Eriksen. Sul 2 a 0 errore fatale di Higuain dagli undici metri.
A cura di Alberto Pucci
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Non è bastato un avvio da sogno, con due reti in dieci minuti. Non è bastata la partita da superstar di Gonzalo Higuain: autore di una gara sontuosa, nonostante un rigore calciato sulla traversa. Poteva e doveva essere una notte di festa per la vecchia signora, si è invece trasformata in una serata di grandi rimpianti che apre scenari inquietanti per la gara di ritorno in Inghilterra.

Allegri ci ha provato. Ha sorpreso Pochettino con un modulo spregiudicato e con un avvio al fulmicotone. Ha messo lì l’avversario, lo ha dominato fino alla mezzora prima del gol di Kane e dello sciagurato errore del Pipita. In quel momento la partita è girata e la ripresa lo ha confermato. Il pareggio è un brutto risultato: il peggiore che poteva uscire dai novanta minuti dell'Allianz Stadium. Ora servirà un'impresa a Wembley.

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Spurs sorpresi dallo schema di Pjanic

Il furore devastante con cui hanno iniziato il match i bianconeri, ha dato vita ad un primo tempo di rara bellezza: dominato inizialmente dalla Juventus, prima del ritorno della squadra di Pochettino. Caricato a pallettoni da Allegri in settimana, Higuain è stato il protagonista assoluto con due reti (stupenda la prima), una terza sfiorata per pochi centimetri e un rigore (il secondo) calciato sulla traversa.

Tra il primo penalty e il successivo errore dagli undici metri, c'è stato però anche molto Tottenham. L'undici di Pochettino, passata la bufera iniziale, ha infatti regalato sprazzi di grande calcio e trovato anche la rete importante con Harry Kane: l'altro "special guest" della serata.

Eriksen gela lo Stadium

Che la partita non fosse delle più semplici, dalle parti di Vinovo lo si sapeva da giorni. Dopo aver giocato con grande intensità, pressing a tutto campo e compatta tra i reparti per buona parte dei primi 45 minuti, la Juventus nella ripresa ha pensato soltanto a gestire e difendere il risultato. Un errore che la squadra di Allegri ha pagato con la rete del pareggio di Eriksen, che ha mandato in fumo i piano di Allegri (che alla vigilia aveva chiesto di non prendere gol) e complicato molto il passaggio del turno.

Per centrare il quarto di finale, la Juventus dovrà ora andare a Londra e provare a mettere in campo la stessa grinta messa in campo nei primi dieci minuti. Togliere ossigeno al centrocampo inglese e tagliare tutti i rifornimenti per Harry Kane, sarà l'obiettivo principale dei bianconeri. Servirà un'impresa, servirà la vera Juventus: quella capace di arrivare a Berlino e a Cardiff.

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