Juventus, Conte: “Siamo stati uno spot per il calcio”

La Juventus che vince e scappa in classifica a +3 fa sorridere Antonio Conte che guarda ancor più dall'alto tutti gli avversari, compresa la Roma fermata a Bergamo dal quarto pareggio consecutivo. Il tecnico bianconero non si scompone, così come fece nei momenti più difficili qualche mese fa quando predicò tranquillità e pazienza. Adesso il tecnico bianconero predica prudenza ed equilibrio. Malgrado le sei vittorie consecutive, prima volta nella sua gestione, e un primo posto mantenuto con la rabbia e la grinta di chi ha ancora fame di conquiste importanti. Segno che il bello, molto probabilmente, deve ancora arrivare.
Uno spot per il calcio – "Tutte le partite hanno una importanza a sè, così come la vittoria di Livorno che ci ha permesso di andare in testa alla classifica, ma non dimentichiamo che tre domeniche fa eravamo noi a inseguire la Roma. Dobbiamo fare santi Buffon e Llorente? Santo anche Brkic perchè si è reso protagonista di parate spettacolari. Una gara entusiasmante, uno spot per il calcio perchè si sono viste due squadre che volevano vincere. Noi siamo stati premiati perchè abbiamo creduto fino all'ultimo nella vittoria. I ragazzi sono stati straordinari perchè venivano da una partita delicatissima di Champions che era decisiva per noi e giocavano ogni 3-4 giorni".
L'azzardo tattico – "Lo scambio di Quagliarella per De Ceglie? Il rischio l'ho preso io perchè ho aspettato fino al 15 minuti dalla fine per giocarmi il tutto per tutto. Tra il pareggio e la sconfitta ho preferityo giocarmela con un attaccante in più con Marchisio sull'esterno per spingere ancora di più. Era una previsione che avevo in testa nel momento in cui la partita non si fosse sbloccata. Alla fine un punto o zero non cambiava nulla ma adesso con tre punti la differenza c'è. Fortunato? Mi va bene anche così, quando le cose vanno bene mi sta bene: mi prendo la fortuna e non la fortuna".
La sveglia di Firenze – "Dopo la sconfitta di Firenze è nata una nuova voglia all'interno del gruppo. Quella del franchi è una ferita che non si è ancora rimarginata ma diciamo che quella è stata sicurametne una sveglia. Avrei preferito non subire la sconfitta ma se questa situazione ha portato nei giocatori rivalsa e orgoglio va benissimo così. Con questo grupppoo si lavora da tre anni e stiamo costruendo qualcosa di importante nel gioco e nella mentalità. Tutto spinge la squadra a cercare sempre la vittoria che si riesca oppure no. ho la fortuna di avere un gruppo di calciatori che hanno ancora voglia di essere protagonisti e di lasciare il segno. Sarà difficilissimo perchè la storia insegna quanto sia difficile vincere per tre anni di fila ma tutti devono capire anche per questo l'importanza di vincere quest'anno"
Le lettere a Babbo Natale – "Il mercato? Si sentomno tantissime voci in questo periodo, come sempre. Sono nomi improbabili, che a volte mi diverto a leggere ma non mi preoccupo. Io lettere a Babbo Natale non le scrivo, continuiamo così perchè so che chi resta qui a voglia di fare cose straordinarie. Se ci sarà qualcuno che non è di questo avviso lo saluteremo, altrimenti non cambierà nulla".
Pirlo e Galliani – "Ci auguriamo che Andrea non si sia fatto male in maniera importante e che non sia una distorsione bensì una semplice botta al ginocchio. E' un giocatore importantissimo ma non èl'infortunio a dirlo, lo sappiamo da sempre. Il rientro di Galliani? E' un avversario ma per persone di questo calibro nutro grande stima e rispetto. Lo considero uno dei più bravi e competenti dirigenti del nostro calcio e non solo".
settembre 2002
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