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Juventus-Barcellona: Buffon visto dagli spagnoli, tra record e ludopatie

Il campione bianconero è stato descritto in 39 punti dal Mundo Deportivo che ha calcato la mano ricordando i momenti più tristi della carriera di Buffon: dalla depressione post Champions del 2003, a Calciopoli e alla confessione di essere un ludopatico.
A cura di Alessio Pediglieri
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Gianluigi Buffon a 360 gradi, anzi in 39 punti. Tanti quanti sono gli anni del portiere della Juventus. A raccontare il numero uno bianconero e della Nazionale è il Mundo Deportivo che così prepara la sfida di andata dei quarti di finale di Champions League di martedì sera, che sarà trasmessa su Canale 5, dove il Barcellona affronterà la Juventus sul cammino verso Cardiff. Una partita che inSpagna come in Italia è sentitissima e sulla quale si sprecano aneddoti e racconti. Tra cui il mettere a nudo uno dei sicuri protagonisti del doppio confronto, dal quale dipenderanno moltissimo le sorti bianconere davanti ai tentativi del Tridentazo di andare a segno.

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Buffon, il ‘Superman' più temuto di Spagna – Non sarà solamente la sfida a distanza tra i connazionali Higuain e Messi, tra due monumenti difensivi come Bonucci e Piquè. Sarà anche la sfida del Barcellona contro Buffon, che dovrà difendere la porta juventina per garantire il passaggio in semifinale. Un compito arduo che in Spagna sanno essere nei guantoni di chi ha già scritto pagine memorabili del calcio italiano e internazionale. Così, il Mundo Deportivo si è inventato 39 punti con cui analizzare il campione bianconero. Molti dei quali ritraggono le doti da campione indiscusso di Buffon grazie alle quali è tra i migliori di sempre nel suo ruolo.

I colpi bassi, dall'88 di Parma alla depressione – Ma il quotidiano spagnolo, forse per mancanza d'argomenti, forse per dare ulteriore pepe e accendere gli animi alla vigilia del doppio confronto per colmare tutte e 39 le scelte fatte, ha inserito anche alcuni momenti bui della carriera e della vita privata di Buffon. Come il riferimento all'infelice scelta del numero di maglia da portare sulle spalle ai tempi di Parma: l'88, considerato un numero hitleriano e che per quello, a suo tempo, Buffon venne fortemente criticato. Ma ci sono anche altri punti che toccano sfere private, come il problema della depressione e della ludopatia. Il Mundo Deportivo infatti ricorda il crollo psicologico nel 2003 dopo la finale di Champions giocata e persa contro il Milan, quando Buffon cadde in uno stato depressivo. E poi l'accenno a Calciopoli e ai problemi con le scommesse, quando lo stesso Buffon confessò di giocare, fino a perdere cifre importanti.

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