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Juventus, Allegri sfida il Barcellona: “Gara facile da preparare”

Il tecnico dei bianconeri è pronto a cancellare del tutto l’ombra di Conte e far ricredere anche gli ultimi tifosi, provando a trionfare a Berlino. Contro i catalani di cui si conosce davvero tutto. E indica tre protagonisti:Buffon, Tevez e Morata.
A cura di Alessio Pediglieri
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Missione Champions League, senza paura e senza molto da perdere perché finisse oggi e così la stagione bianconera, per Max Allegri sarebbe già un trionfo completo, con rivincita. Nei confronti di chi ad inizio anno lo aveva accolto tra insulti e fischi e oggi lo idolatra e lo esalta come il miglior tecnico in circolazione. Ma anche nei confronti di chi lo ha preceduto, quell'Antonio Conte che ha vinto tre titoli consecutivi a suon di record ma che ha peccato nella cavalcata europea, laddove invece l'ex tecnico del Milan sta puntando con il desiderio di annichilire il CT e il suo ricordo. Perché un Triplete sarebbe irraggiungibile per chiunque e perché l'ombra di Conte sparirebbe definitivamente: "Fa effetto risentire i tifosi adesso, ma sono stati un grande stimolo. A me piacciono le sfide, anche quelle impossibili: sono arrivato qui con la consapevolezza che questo gruppo potesse fare ancora di più, dal punto di vista del gioco e dei risultati, dello straordinario triennio con Conte"

Sfida impari ma possibile – Tutti pensieri che stanno conducendo la Juventus verso Berlino per il prossimo 6 giugno dove ad incrociare le armi sportive ci sarà la squadra più forte del mondo, con il giocatore più forte del mondo, con tutti i favori del pronostico e tutto da perdere: il Barcellona. Un avversario che sulla carta non ha eguali, così come nei numeri ma che per assurdo è meno complicata da affrontare perché dei catalani si conosce tutto e di più e si sa alla perfezione come affrontare il match. "Facile affrontarla" ha sottolineato ironicamente Allegri per il gioco che esprime, per gli uomini che ha in campo, per il modo di intendere il calcio. Poi sarà il campo e quei particolari che in 90 minuti potrebbero riscrivere la storia.

Tutto facile, ma difficilissimo – Il pensiero di Max è semplice: nessuna sottovalutazione o arroganza, semplicemente la verità: "La sfida con il Barcellona? Non è una partita difficile come sembra da preparare. Anzi è molto facile. Innanzitutto perché è la finale, poi perché il Barcellona lo conosciamo: rispetto all'anno scorso hanno un palleggiatore in meno e quei tre davanti attaccano molto di più la profondità, con Suarez attaccante centrale". 

I protagonisti – Poi un pensiero a chi in questa sfida è atteso, come Buffon in odore di Pallone d'Oro in caso di successo; Tevez, l'Apache che potrebbe rialzare da protagonista la sua seconda Champions dopo quella con il Manchester United; Morata, l'uomo che ha trascinato a suon di gol la Juventus in finale: "Morata è un testone. È già grande, ma è sulla strada per diventare grandissimo. Tevez ha raggiunto livelli straordinari, ma quello che mi impressionato di più di lui è l'impatto caratteriale. Per Buffon, invece, sono finiti gli aggettivi. Ma tutto il gruppo è stato straordinario".

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