Juventus, Allegri: “Prova di carattere e orgoglio, il Napoli non mi interessa”
L'Inter cade ancora allo JStadium e deve dire addio agli ultimi barlumi di Champions League. La sconfitta, evidente, contro i bianconeri di Allegri decreta infatti l'abbandono anche delle ultime speranze per il terzo posto in classifica mentre per la Juve è la conferma della leadership solitaria in vetta alla classifica senza dover attendere la sfida del Napoli contro la Fiorentina. Una vittoria importantissima per i bianconeri che confermano la propria egemonia. Umori differenti tra i due allenatori con Allegri soddisfatto del risultato e con Mancini che nasconde il proprio disagio dietro un silenzio stampa celato da improvviso abbassamento di voce che obbliga a prendere la parola al vicepresidente Javier Zanetti.
Per Allegri la gara è stata gestita al meglio al di là degli eventuali errori (aiuto) arbitrali: "I ragazzi hanno fatto una gara ammirevole sul piano tecnico dopo un martedì intenso contro un Bayern che ci ha creato difficoltà, era importante vincere contro una squadra tosta, abbiamo tenuto l'Inter a debita distanza, mancano undici partite, mercoledì andiamo a Milano per prendere la finale di Coppa Italia. Fiorentina-Napoli? Mi interessa poco. Io credevo nella nostra vittoria che poi è arrivata e così rimaniamo in testa e abbiamo una vittoria in meno da fare. Adesso ci restano due scontri diretti e poi abbiamo altre gare da vincere, abbiamo undici partite: più vinci, meno ne mancano".
Per il tecnico bianconero l'Inter è stata un po' la ‘sliding doors' bianconera: " L'Inter questa sera ci lasciava molti spazi, dovevamo dare velocità alla palla, a volte ci siamo riusciti altre volte abbiamo fatto peggio. Effettivamente dopo l'impegno di Champions non avevamo le forze per allungare ma dovevamo portare a casa la vittoria vin ogni modo e i ragazzi sono stati bravi. La stagione mi sono reso conto che poteva cambiare a Milano con l'Inter quando eravamo in un momento difficile, i cambi possono essere determinanti, le poche volte che sono entrati male, la squadra ha sofferto. A fine stagione c'è chi gioca più o meno, quando vinci con quelli che giocano meno, alla fine vinci il campionato, vincono tutti i ragazzi."
Una Juve che piace molto ad Allegri che però non disdice poter porre le basi anche per il futuro subito: " Con Marotta e Paratici parlo tutti i giorni, ho ottimi rapporti e perfette intese. Bisognerà decidere il futuro e poi dopo si vedrà: io sto bene alla Juventus, qualcuno mi voleva mandare via quando si perdeva, sorrido perché c'è questo gioco, siamo ancora in lotta e vogliamo la finale".