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Juventus, Allegri: “Lo Scudetto non basta, il mio futuro in Nazionale o all’estero”

L’allenatore bianconero parla anche di mercato: “Prenderemo un difensore, valuteremo se arriverà un terzino o un centrale”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Massimiliano Allegri alza il tiro: il tecnico della Juventus, nonostante la delusione per la finale di Supercoppa italiana persa ai rigori contro il Napoli e che lo ha privato della gioia del primo trofeo in bianconero, pensa già alle sfide che lo attendono a partire da gennaio. Il doppio impegno-thriller con Inter (in casa) e Napoli (al San Paolo) in Serie A, il Verona negli ottavi di Coppa Italia, fino alla doppia sfida contro il Borussia Dortmund in Champions League. Obiettivi sulla carta alla portata della Juventus, nonostante qualche malumore dovuto alla sconfitta di Doha contro il Napoli. Per il tecnico toscano l'imperativo è in pratica quello di iniziare a vincere e convincere non solo in Italia, ma anche in Europa. Obiettivo, quest'ultimo, fallito in toto da Antonio Conte nonostante tre scudetti vinti consecutivamente nel Belpaese.

"Troppo riduttivo pensare ad una Juventus che si accontenti di arrivare agli ottavi di Champions League o di vincere il campionato", ha spiegato Allegri intervistato da Sky Sport, "bisogna acquisire la consapevolezza dei propri mezzi. Giusti come obiettivi la vittoria del campionato, della Supercoppa o della Coppa Italia, ma il grande salto dobbiamo farlo in Europa". Bisogna pensare in grande insomma: la differenza tra le grandi squadre europee e quelle italiane è in primis nella mentalità, oltre che nei mezzi. "La società sa benissimo di cosa ha bisogno questa squadra per potersi migliorare", ha spiegato ancora Allegri, "anche se non è facile a gennaio. Sicuramente ci vorrà un difensore, con la società bisognerà valutare se prendere un terzino o un centrale". Capitolo a parte, infine, quello sul suo futuro: "Spero di scrivere pagine importanti nella storia della Juventus", ha concluso il tecnico toscano, "poi non mi rimarrà altro che allenare la Nazionale: e questo credo sia il sogno di ogni allenatore. Oppure, magari andare a fare un'esperienza all'estero".

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