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Juventus, Allegri amaro: “Pari che fa riflettere, l’Atalanta gioca come il Monaco”

Il 2-2 all’Azzurri d’Italia non è piaciuto al tecnico dei bianconeri che ha visto troppi cali di concentrazione da parte dei suoi giocatori. Errori che in Champions League possono essere determinanti con il Monaco: “E’ uno schiaffo che ci farà rialzare”
A cura di Alessio Pediglieri
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Una frenata verso il tricolore. Il pareggio di Bergamo costringe la Juventus a rimanere sul pezzo anche in campionato, malgrado si avvicini la doppia finale di Champions League, reale obiettivo dei bianconeri nel quale non poter fallire. Contro l'Atalanta il 2-2 subito nei minuti finali di gioco ha però fatto arrabbiare Allegri, furente anche per i primi 45 minuti, conclusi in svantaggio per la rete di Conti. Distrazioni che il tecnico pretende di non vedere mai più in campo anche perchè hanno precluso un risultato alla portata della Juventus che avrebbe potuto tenere a distanza la Roma, tifando domenica la Lazio nel derby.

Atalanta come il Monaco – Allegri spesso non è soddisfatto della prestazione dei suoi, anche quando vince. Figuriamoci dopo un pareggio contro l'Atalanta: il tecnico pretendeva il bottino pieno perché era nelle corde bianconere e i cali di concentrazione nel finale del primo tempo e di partita sono risultati inaccettabili, alla vigilia della sfida al Monaco: "Non dovevamo prendere goal a pochi secondi dalla fine del primo tempo e dalla fine della partita. Bastava stare fermi, ragionare e far passare il tempo. Abbiamo giocato a corrente alternata male all'inizio e bene nella ripresa ma questa partita ci farà riflettere in vista di mercoledì: l'Atalanta gioca come il Monaco".

Scudetto rimandato – Tutto rimandato per il tricolore. Allegri voleva archiviare la pratica con la vittoria, che non è arrivata. Adesso bisognerà attendere ancora una settimana almeno, un'attesa che si poteva evitare per potersi concentrare sugli altri due obiettivi stagionali: la Coppa Italia e la competizione europea: "Vincere avrebbe significato lo scudetto, ma ora pensiamo a mercoledì perché ci sarà la Champions League da non fallire. Meglio una brutta partita oggi che col Monaco? Sicuramente, perché quando prendi mezzi schiaffi poi ti rialzi. Inconsciamente, con tanti complimenti, si tende a rallentare. Ma una cosa è certa: lo scudetto è nelle nostre mani"

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