Juve: niente festa scudetto, né bus tra la folla

La sconfitta di Verona ha tolto il sorriso ad Allegri. La prestazione poco brillante, una squadra distratta e troppo rilassata, quel ‘cucchiaio' di Toni su rigore (che è stato peggio di un ceffone sul muso) hanno alimentato il disappunto dell'allenatore che anche al ‘Bentegodi' avrebbe voluto vedere in campo una squadra famelica. Leoni per agnelli… quell'approccio molle ha fatto scattare il campanello d'allarme in casa bianconera e così, dopo lo sfogo del tecnico nel post partita, è arrivata la decisione drastica: in occasione dell'ultima giornata di campionato contro la Samp, eccezion fatta per il tripudio dello JStadium, non ci sarà alcuna sfilata della squadra in città a bordo del pullman scoperto. "E' un passo falso che deve far crescere la squadra e alcuni ragazzi che forse hanno festeggiato un po' troppo – disse il tecnico in tv -. Così rischiamo di giocare la finale di Coppa Italia in condizioni non ottimali."
Niente sconti, basta cali di tensione, serve serrare i ranghi per l'ultimo traguardo da raggiungere e sollevare la seconda Coppa Italia consecutiva. Il conto alla rovescia è iniziato: il prossimo 21 maggio all'Olimpico di Roma c'è la sfida contro il Milan. "Se stacchi la spina poi è difficile riprendere la stessa concentrazione", aveva ammesso Allegri. Messaggio forte e chiaro, accolto dalla società che ha deciso di cancellare la sfilata a bordo dell'autobus che in questi anni ha accompagnato la squadra verso l'abbraccio con la folla juventina. Prima il ‘dovere' con la finale per la Tim Cup – da vincere a tutti i costi – poi ci sarà spazio per il piacere. Alla Juve non sono ammessi cali di tensione.