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Juve, nel 1912 andò peggio: perse le prime 3 gare a inizio campionato

Il campionato era ancora diviso in Gironi e in quello piemontese i bianconeri trovarono i primi punti solamente alla quarta giornata. Da allora non accadde più un avvio così ad handicap, fino a quest’anno con gli scivoloni contro Udinese e Roma.
A cura di Alessio Pediglieri
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Un precedente lontano oltre cento anni c'è e riguarda la stagione 1911/1912 quando il campionato di massima divisione italiana era suddiviso in Sezioni regionali e la Juventus militava in quello piemontese. In quell'anno ci fu un altro avvio shock da parte di Madama che perse le prime tre partite d'avvio e concluse il suo cammino all'ultimo posto in classifica, venendo ripescata per l'anno successivo nel Girone lombardo invece che retrocedere in Promozione. Tempi passati, un altro calcio rispetto a quello odierno ma pur sempre un monito: per Allegri bisognerà cambiare immediatamente l'inerzia di una stagione iniziata sotto pessimi auspici.

Inizio shock – La Juve battuta dall'Udinese  alla prima giornata ha avuto giuste connotazioni storiche calcistiche: mai nel Girone unico era accaduto nella storia della Vecchia Signora iniziare con il piede sbagliato. Figuriamoci dopo la seconda sconfitta, maturata a Roma contro i giallorossi e gli zero punti in classifica dopo due giornate. Per Allegri un avvio shock, così come per i tifosi bianconeri che speravano in un nuovo campionato da protagonisti e che oggi si ritrovano in fondo alla classifica di Serie A con tutte le antagoniste che hanno smosso la propria graduatoria.

Il precedente – Nel 1911/1912 iniziò malissimo, anzi peggio. La Juventus nel Girone Piemontese chiuse con soli 3 punti le dieci partite in programma trovando solamente due pareggi e una sola vittoria. L'avvio fu pessimo con il debutto contro il Piemonte perso per 2-1. Ko replicato anche al secondo turno, 3-0 a Casale e poi il terzo stop nel derby con una clamorosa sconfitta contro il Torino per 8-0. L'unico successo arrivò nell'ultima giornata di campionato contro il Novara che però non smosse i bianconeri dall'ultimo posto.

Appuntamento contro la capolista Chievo – Oggi, a più di cento anni di distanza, il ricorso storico – almeno sulla carta – c'è anche se le premesse e il contorno sono completamente differenti e con distinguo ben evidenti. Resta però, l'amarezza e la rabbia di aver fallito la partenza dopo quattro anni di strepitosi successi e record inanellati nella gestione Conte prima e del primo anno di Allegri, poi. Fino alla galoppata di Champions League. Oggi, però, c'è da guardare in faccia la realtà: la pausa azzurra arriva propizia e ci saranno due settimane per recuperare forma e infortunati. Poi, contro la capolista Chievo alla terza giornata, si vedrà.

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