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Juve, la curva protesta per il caro abbonamenti: “Non ci saremo per l’esordio di CR7 a Verona”

I tifosi della Juventus protestano per l’eccessivo aumento degli abbonamenti per la stagione 2018-2019 e annunciano ufficialmente che non seguiranno la squadra né nella tradizionale amichevole di Villar Perosa né nella prima giornata di campionato, nel match con il Chievo in cui esordirà in Serie A Cristiano Ronaldo.
A cura di Alessio Morra
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Circa un mese fa la Juventus ha reso noti i costi degli abbonamenti, l’incremento è stato notevolissimo e i gruppi organizzati della Curva bianconera, che da sempre rappresentano il cuore pulsante del tifo, avevano protestato scrivendo un messaggio al club dal proprio profilo Facebook: Abbonamenti più cari? Solo se ci comprate Ronaldo”. Era senza dubbio una provocazione, è diventata la realtà. CR7 è un giocatore della Juventus, che sogna con lui di vincere, o meglio di rivincere, la Champions. Ma i tifosi comunque non hanno prese bene l’aumento dei prezzi e sono ancora sul piede di guerra.

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I gruppi organizzati restano fermi sulle proprie posizioni e annunciano che non saranno presenti nella tradizionale passerella estiva di Villar Perosa, in programma domenica 12 agosto e che sarà con ogni probabilità la gara d’esordio in bianconero di Cristiano Ronaldo, che oggi arriva a Torino e domani si allenerà per la prima volta alla Continassa con alcuni compagni della Juve. E anche contro il Chievo, nella prima in Serie A del cinque volte Pallone d’Oro, il tifo organizzato bianconero non sarà presente al Bentegodi.

Non ci saremo per la tradizionale amichevole di Villar Perosa e nemmeno la settimana successiva nella prima partita di campionato a Verona. Non saranno pertanto esposti i nostri striscioni, invitando tutti i club a fare altrettanto, aderendo così alla nostra civile protesta contro il caro abbonamenti (che ha costretto molti ragazzi a dover rinunciare al rinnovo) e contro il caro biglietti, proseguendo così la decisione intrapresa il maggio scorso in occasione della partita scudetto tra Roma e Juventus.

Per i gruppi organizzati del tifo della Juventus dunque il cospicuo aumento degli abbonamenti è inaccettabile. Così si chiude il comunicato della tifoseria: Una decisione quanto mai sofferta ma al tempo stesso necessaria, affinché si rifletta e si prenda pienamente coscienza che il calcio deve ritornare a essere uno sport popolare con posti negli stadi fruibili a tutti”.

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