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Juve, finale di Champions da 100 milioni. Stagione da ricavi per 300 milioni

Gli introiti ricavati dalla partecipazione e al cammino in Champions, oltre a incassi legati a diritti tv, proventi dal botteghino e di natura commerciale, consentiranno ai bianconeri guadagni da capogiro. Trecento milioni complessivi… abbastanza per non vendere Pogba e rilanciare sul mercato. E pensare che quattro, cinque anni fa – dopo il ciclone Calciopoli e la lenta risalita in campionato – il bilancio della Juventus era di 156 milioni.
A cura di Maurizio De Santis
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Chi trova la Champions League trova un tesoro. Nel caso della Juventus, la partecipazione costante nel corso degli ultimi anni e l'accesso alla finale (non accadeva da dodici anni), abbinati al novero di ulteriori introiti derivanti dai diritti tv della Serie A e ricavi commerciali, farà segnare al rialzo (fino ai 300 milioni) i ricavi da mettere in quota al prossimo bilancio. Un risultato straordinario, il doppio di quanto accadeva appena quattro, cinque anni fa quando la ‘vecchia signora' era costretta ad accontentarsi d'un fatturato di ‘appena' 156 milioni di euro a causa del collasso finanziario subito per il ciclone di Calciopoli prima e per la difficoltà di tornare a livelli competitivi di rango subito dopo (due settimi posti in campionato). Una lenta ma progressiva ascesa scandita dalla consacrazione in Italia – con l'impulso dei tre scudetti consecutivi dell'era Conte – grazie al quarto tricolore in arrivo e al tabù europeo finalmente interrotto in virtù di una qualificazione storica.

I conti in tasca alla Juventus, finale da 100 milioni. L'accesso alla finale di Champions porta in dote 100 milioni di euro così suddivisi: bonus della Uefa (31 milioni); market pool (diritti televisivi) a 49.4 milioni circa; incassi al botteghino (14.5 milioni fino alle semifinali ai quali andranno ad aggiungersi 3.7 milioni, ovvero la quota del 30% dei ricavi da biglietteria per la finale di Berlino).

Piatto ricco. Un fiume d'oro, quello che arriva dall'Europa, che va a ingrossare il bacino finanziario sommandosi ai 94 milioni che la Juventus annovera come quota parte dei diritti tv della Serie A, ai 33.66 milioni contati al botteghino tra campionato, Coppa Italia e gare amichevoli, ai circa 24 milioni di altri ricavi frutto di ulteriori iniziative commerciali, ai 60,29 milioni frutto di sponsor e altre partnership e agli ‘spiccioli' (3 milioni e rotti, record d'incasso allo JStadium) raccolti nella gara col Monaco. A quanto si arriva in totale? A una somma che – almeno per il momento – arriva a quota 300 milioni. Tetto sfondato grazie anche all'accesso alla finalissima di Berlino: nella casse della Juventus entreranno 6.5 milioni in caso di sconfitta mentre saranno 10.5 qualora fossero i bianconeri a trionfare, alzando la Coppa dalle grandi orecchie al cielo.

Il bilancio al 30 giugno può anche finalmente respirare. Il primo semestre del 2014/2015 s'è chiuso in perdita di 6.7 milioni rispetto a un utile di 4.8 milioni dell’esercizio precedente, un patrimonio netto che cala da 42.6 a 35.5 milioni e debiti per 224 milioni. Nel secondo semestre i conti beneficeranno degli incassi della Champions, decisamente maggiori rispetto alla stagione scorsa quando l'eliminazione alla fase a gironi costò la retrocessione in Europa League.

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