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Juve, il fratello di Dybala attacca Sarri: “Al violino manca una corda…”

Dopo la panchina per 90′ contro la Fiorentina, il fratello del calciatore argentino, Gustavo, su Twitter ha mandato un messaggio a Maurizio Sarri: “Al violino manca una corda perché suoni bene”. In questo avvio di stagione il numero 10 è stato utilizzato solo per 14′ nel big match col Napoli: un minutaggio davvero esiguo per un calciatore come Dybala.
A cura di Vito Lamorte
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Al violino manca una corda perché suoni bene.

La situazione che riguarda Paulo Dybala sta diventando un vero e proprio caso in casa Juventus e questa è la reazione all'ennesima esclusione della Joya arriva da parte del fratello dell'argentino. Un messaggio che conferma il momento complicato dell'attaccante della Seleccìon che è stato relegato in panchina anche contro la Fiorentina per 90′. In questo avvio di stagione il numero 10 è stato utilizzato solo per 14′ nel big match col Napoli: un minutaggio davvero esiguo per un calciatore come Dybala, che ormai è stato nettamente superato da Higuain nelle gerarchie del nuovo tecnico bianconero.

A causa degli infortuni di Douglas Costa e Pjanic e i crampi di Danilo, a Firenze il numero dieci bianconero è stato ancora una volta a guardare i compagni dalla panchina per tutta la gara e questa situazione non è piaciuta per niente al fratello del calciatore di Laguna Larga, che ha deciso di sottolineare nuovamente sui social l'ennesima esclusione. Guastvo ha utilizzato poche parole per far notare la mancanza di un elemento di qualità come Paulo in questa Juve e un giocatore capace di far girare meglio la squadra con le sue giocate. La situazione dell'argentino non è molto chiara al momento e non lo era già al suo rientro dalle vacanze, quando c'è stata la trattativa per la cessione con il Manchester United e l'interesse del Tottenham che non si è concretizzato. La Juventus ha provato a vendere Dybala in tutte le maniere durante la scorsa finestra di mercato: come svelato da Repubblica, il club bianconero che tra Tottenham, United e Paris Saint-Germain ha provato a piazzare il proprio numero 10, restato alla fine a Torino

Nell'esordio in Champions League di mercoledì al Wanda Metropolitano, viste le defezioni in fase offensiva, potrebbe scoccare l'ora della Joya, che muore dalla voglia di dimostrare di poter dare un contributo tangibile alla squadra.

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