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Juve, i retroscena sull’addio di Benatia

Medhi Benatia nel mercato di gennaio ha lasciato la Juventus ed è andato a giocare in Qatar. L’addio del difensore marocchino sembra sia stato prodotto anche da un rapporto difficile tra il tecnico Allegri e Benatia. L’allenatore juventino ha visto con sospetto alcuni problemini muscolari accusati da Benatia.
A cura di Alessio Morra
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Quanto sarebbe servito adesso Medhi Benatia. Questa frase l’hanno pronunciata molti tifosi della Juventus, preoccupati per gli infortuni di Bonucci e Chiellini, che comunque dovrebbe recuperare per l’Atletico Madrid. Il difensore marocchino nei giorni scorsi ha lasciato il club Campione d’Italia ed è volato in Qatar, giocherà nella squadra guidata dall’ex vice di Mourinho, Rui Faria. Ma perché Benatia ha voluto fortemente la cessione nel mercato di gennaio?

L’addio di Benatia alla Juve

Quasi forzato l’addio di Benatia secondo ‘Tuttosport’ che parla di un rapporto complicato tra il giocatore e Allegri a cui non sarebbero piaciuti alcuni atteggiamenti dell’ex giallorosso. Allegri non ha visto di buon occhio i problemi muscolari accusati da Benatia a cavallo tra il 2018 e il 2019. In un periodo ricco d’impegni per la Juventus Allegri voluto far rifiatare i titolarissimi e invece non è stato possibile, o almeno possibile in parte, per via dei forfait contro Atalanta in campionato e Bologna in Coppa Italia. E dopo quella sfida la società ha preso atto e ha velocizzato l’addio di Benatia, che continuerà a giocare in Qatar.

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Allegri e l’armonia dello spogliatoio

Quei problemi muscolari hanno destato tanti sospetti, Allegri ha capito di non poter contare più su Benatia, che sui social poco tempo fa aveva scritto un post per descrivere la sua situazione attuale, e soprattutto ha voluto preservare l’unità dello spogliatoio e così ha dato l’ok per la cessione del marocchino, che in Qatar guadagnerà 5 milioni netti a stagione (il doppio rispetto alla Juventus). Per salvaguardare l’integrità dello spogliatoio è arrivato Caceres, elogiato da Allegri che parlando dell’acquisto dell’uruguagio ha detto: “Martin è un ragazzo positivo e avere ragazzi positivi in squadra è sempre molto importante e questo mi rende felice”. Dunque meglio un giocatore che fa gruppo che uno scontento.

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