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Juve: Dybala e Higuain, le mosse vincenti di Sarri che ferma l’Inter

Sarri toglie da subito punti di riferimento alla difesa strutturata dell’Inter. Dybala, titolare un po’ a sorpresa, sblocca la partita. L’Inter pareggia ma dopo l’infortunio di Sensi fa più fatica a risalire il campo. Davanti la Joya meglio di Bernardeschi, ma incide meno da trequartista. Decisivo l’ingresso di Higuain. Un manifesto l’azione da 24 passaggi per il 2-1.
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La mossa a sorpresa Dybala titolare, poi l'ingresso di  Higuain nel secondo tempo. Un tridente che toglie punti di riferimento, Pjanic regista più avanzato del solito. La Juve ferma l'Inter a San Siro, Sarri batte Conte con una squadra verticale ma ancora sfuggente, difficile da inquadrare e insieme da fermare. Una squadra che si piazza sui binari giusti per togliere all'Inter il controllo del campo e della partita soprattutto nel secondo tempo.

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Dybala, paga subito la scelta a sorpresa di Sarri

Pjanic parte molto aggressivo, si apre verso il centro-sinistra per pressare Barella anche nella metà campo avversaria e accompagnare eventualmente Alex Sandro in traccia interna. La Juve, che nel 4-3-1-2 difende stretta, rischia di esporsi quando l'Inter ribalta velocemente l'azione verso gli esterni di centrocampo.

Sarri ha optato per un attacco dinamico, imprevedibile. Prova a togliere i riferimenti a una difesa strutturata con Bernardeschi per Ramsey e Dybala, grande sorpresa della serata, per Higuain. L'effetto è di portare Skriniar e Godin fuori dalla "comfort zone", di spezzare i legami tra i tre centrali che tendono a stare molto compatti e a scambiare anche molto nella prima fase di costruzione dell'azione e in questo modo creare le condizioni per gli inserimenti e le incursioni da dietro. E in questo Khedira, anche quando non servito, è sempre molto rapido quando avanza "a fari spenti" verso l'area negli spazi di mezzo, i corridoi tra centrale ed esterno di centrocampo avversari.

I passaggi e gli interventi di Dybala nel primo tempo
I passaggi e gli interventi di Dybala nel primo tempo

E' proprio Dybala a sbloccare la partita andando ad esaltare il mismatch nello stretto con Skriniar. Nasce tutto dall'intuizione di Pjanic che vede l'argentino inserirsi alle spalle di Cristiano Ronaldo. E' il primo gol che l'Inter subisce nei primi tempi, il primo realizzato dalla Juve nel quarto d'ora inaugurale di una partita in questo campionato.

L'Inter si muove sulla sinistra, a Juve scherma Brozovic

La Juve riesce a schermare Brozovic e insiste sul corridoio di centro-sinistra, con Ronaldo che sfida Godin che riesce in avvio a contenerlo e ad evitare che prenda velocità nell'uno contro uno. Poi all8′ spacca la traversa dal limite. La rapidità, la lucidità con cui la Juve risale il campo complica la gestione delle transizioni della squadra di Conte che ha già dimostrato a Barcellona di sapersi ripiegare per poi distendersi con i lanci lunghi negli spazi di mezzo.

Dopo il gol subito, a parte un contropiede di Lukaku in campo aperto vanificato dalla lettura di Bonucci che non gli concede il sinistro, l'Inter per un po' risente degli effetti del gol negli accoppiamenti difensivi. Ma un paio di break di Barella, più presente di Sensi nel primo tempo prima dell'infortunio dell'ex Sassuolo, avviano un cambio di prospettiva che si concretizza nel pareggio su rigore di Lautaro (braccio largo di De Ligt in area).

La circolazione di palla nei primi 20'. L'Inter (sopra) porta più uomini nella zona di sinistra. La Juve svuota il centro e insegue una maggiore simmetria sulle fasce
La circolazione di palla nei primi 20′. L'Inter (sopra) porta più uomini nella zona di sinistra. La Juve svuota il centro e insegue una maggiore simmetria sulle fasce

Gradualmente l'Inter, che d'abitudine tende ad incrementare la densità su uno dei due lati del campo inducendo gli avversari a reagire di conseguenza, insiste soprattutto verso Asamoah e Sensi alle spalle di Bernardeschi, il meno a suo agio nel trio offensivo della Juve. Ma da quella parte è invece molto più funzionale l'adattamento al ruolo di terzino destro di Cuadrado.

Sarri chiede ai tre davanti di restare lontani dall'area nelle transizioni, anche per rendere più difficile ai difensori la possibilità di verticalizzare subito verso Brozovic. Aumentano però, nella parte centrale del primo tempo, le situazioni in cui questa disposizione "a cuneo", più votata alla profondità che all'ampiezza, espone i bianconeri sulle ripartenze dell'Inter. I nerazzurri, ha sottolineato Vito Lamorte, contano anche sulla maggiore precisione nei palloni lunghi di Brozovic rispetto a Pjanic.

Il primo tempo di Brozovic, più arretrato nella manovra dell'Inter, e di Pjanic, coinvolto anche più avanti del solito nella Juve
Il primo tempo di Brozovic, più arretrato nella manovra dell'Inter, e di Pjanic, coinvolto anche più avanti del solito nella Juve

Vecino per Sensi, si complica la partita dell'Inter

Dopo l'infortunio all'inguine di Sensi, Conte si trova necessariamente a cambiare leggermente gli equilibri di centrocampo. Entra infatti Vecino, che è più una mezzala di possesso che da attacco degli spazi con e senza palla. La Juve può spingere e l'azione del gol annullato a Cristiano Ronaldo indica una possibile strada per i bianconeri: Dybala, in posizione inizialmente più avanzata e in evidente fuorigioco nello specifico, va per primo incontro al pallone e tocca dietro per CR7 che diventa tanto più determinante quanto più i compagni d'attacco sono riusciti ad allargare la difesa nerazzurra.

Incide poco sulla corsia sinistra Sensi, che deve uscire per infortunio
Incide poco sulla corsia sinistra Sensi, che deve uscire per infortunio

La Juve occupa meglio il campo nel secondo tempo

Nel secondo tempo la Juve parte meglio. Occupa in maniera più organica e numericamente consistente la metà campo offensiva, anche se a parte un cross non sfruttato di Cuadrado si vede poco. Si vede però l'effetto dell'assenza di Sensi, che si dimostra difficile da sostituire nell'Inter di Conte. I nerazzurri infatti faticano di più a risalire il campo palla al piede, a coinvolgere le mezzali per trasformare velocemente l'azione da difensiva in offensiva.

Entra Bastoni per Godin, con Skriniar che passa sul centro-destra nella linea arretrata dell'Inter. Il primo duello tra il nuovo entrato e Cristiano Ronaldo quasi porta al raddoppio della Juve: triangolo veloce CR7-Khedira, imbucata per Dybala, puntuale l'uscita di Handanovic.

Inter e Juve hanno chiuso la partita con 401 passaggi. Si vede però come la Juve abbia protetto meglio l'area. L'Inter ai sedici metri si avvicina soprattutto dalle fasce. Tante però le frecce rosse, i passaggi intercettati. La Juve è più diretta nel cercare l'imbucata centrale
Inter e Juve hanno chiuso la partita con 401 passaggi. Si vede però come la Juve abbia protetto meglio l'area. L'Inter ai sedici metri si avvicina soprattutto dalle fasce. Tante però le frecce rosse, i passaggi intercettati. La Juve è più diretta nel cercare l'imbucata centrale

L'Inter però non riesce più a dare qualità in mezzo, la Juve chiude le linee di passaggio, aggredisce prima il pallone e complica non poco il fraseggio da dietro dei difensori nerazzurri che non trovano compagni liberi da servire. I passaggi nella costruzione nerazzurri si fanno mediamente più lunghi, e questo fa il gioco di chi difende che ha più tempo per chiudere in anticipo.  Quel che manca all'Inter è il gioco di coppia, gli scambi nello stretto, sia tra i centrocampisti, sia tra Lukaku e Lautaro.

Sarri in questo momento prova a sfruttare la situazione di vantaggio competitivo con un doppio cambio: Bentancur per Khedira, e tatticamente nella disposizione cambia poco; Higuain per Bernardeschi, che spesso ha agito come uomo più avanzato nelle transizioni positive, con Dybala arretrato da trequartista.

Con la palla, Bernardeschi si è avvicinato poco all'area di rigore
Con la palla, Bernardeschi si è avvicinato poco all'area di rigore

Il secondo jolly di Sarri, Higuain entra e segna

La mossa però coincide con un ritorno dell'Inter che guadagna nuovamente campo, le progressioni di forza di Lukaku restano un'arma chiave per Conte. Le risalite palla al piede fanno ripiegare i bianconeri e aumentano i gradi di libertà di Vecino che a venti minuti dalla fine, da fuori scheggia il palo dopo la deviazione di de Ligt.

E' un segnale. Sarri allora rinforza il centrocampo con Emre Can per Dybala, che continua a non avere il passo, la visione per giocare da numero 10 nonostante i dieci passaggi riusciti su 13 nella trequarti avversaria. In questo modo prova anche a lasciare un uomo su Brozovic che nei primi 70 minuti scambia 19 volte con Asamoah, chiara dimostrazione della direzione primaria di sviluppo della manovra dell'Inter nel suo iniziale farsi.

I nerazzurri però pagano ancora le conseguenze di una difesa molto compatta. La verticalizzazione di Pjanic e l'intuizione di Cristiano Ronaldo avviano una trama veloce impreziosita dalla rifinitura di Bentancur. Asamoah non stringe la diagonale, il centrale è preso in mezzo e Higuain ha il pallone giusto per il destro del 2-1. Ma alle spalle c'è un'azione insistita da 24 passaggi col pallone fatto passare da una fascia all'altra attraverso gioco corto e scambi veloci.

La trama che ha portato al gol di Higuain
La trama che ha portato al gol di Higuain

Conte, che appena prima aveva inserito Politano per Lautaro Martinez cercando dunque il 3 contro due sul fronte destro dell'attacco come nel derby contro il Milan, non può che alzare il baricentro della squadra. Proprio D'Ambrosio illumina Vecino, ma la Juve si salva grazie all'uscita di Szczesnty a 4′ dalla fine. Non c'è più tempo. Il primo big match lo vince la Juve dal multiforme ingegno.

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