Juve avanti in Champions col mago Allegri, perché può essere l’anno buono
Un obiettivo alla volta. Così Massimilano Allegri ha sempre affrontato tutte le vigilie delle gare più importanti della sua Juventus. E contro il Tottenham, nonostante la prestazione non proprio positiva, la sensazione è stata proprio quella che Allegri questo obiettivo (il passaggio del turno) l’avesse proprio studiato come fa un liceale prima dell’ultima interrogazione per essere ammesso alla maturità. I bianconeri con il risultato di 2-1 maturato a ‘Wembley’, sono riusciti ad accedere ai quarti di finale di Champions tra lo stupore generale di chi, dopo aver visto giocare i campioni d’Italia molto male all’Olimpico contro la Lazio, nonostante la vittoria, non avrebbero mai scommesso su una Juventus vittoriosa anche a Londra.
E invece, nonostante lo svantaggio e una partita giocata davvero male dai bianconeri messi sotto dagli inglesi, la Juventus ha vinto grazie ai gol di un super Higuain e di un Dybala ancora ispiratissimo, i bianconeri puntano ora alla seconda finale consecutiva dopo la cocente sconfitta dello scorso anno a Cardiff. Già, la delusione della finale contro il Real Madrid, quella che secondo tutti avrebbe sotterrato la Juventus di Allegri e che invece, paradossalmente, l’ha caricata ulteriormente per andarsi a riprendere nuovamente quel titolo che ormai manca da troppo tempo nella bacheca dello ‘Juventus Stadium’.
I bianconeri hanno sempre superato il girone con Allegri
Il passaggio del turno contro il Tottenham ha confermato ancora una volta la tradizione di risultati positivi di Massimiliano Allegri in Champions. Con l’ex tecnico del Milan in panchina, la Juventus infatti ha sempre superato almeno gli ottavi di finale conquistando, in 4 stagioni, due finali di Champions. L’ultima eliminazione agli ottavi fu però, con Allegri in panchina, contro il Bayern Monaco. Una partita che fu ricordata più per gli errori arbitrali visti all’Allianz Arena che per la forza dei tedeschi che solo ai supplementari, riuscirono a battere i bianconeri dopo il 2-2 dei primi 90 minuti, simile a quello maturato all’andata a Torino (proprio come accaduto con il Tottenham).
L’ultima eliminazione alla fase a gironi invece, risale alla stagione 2013/2014 contro il Galatasaray. I turchi infatti sconfissero 1-0 la Juventus nel match valido per l'ultima giornata del gruppo B di Champions League. Un match prima sospeso e poi recuperato il giorno successivo, nonostante le pessime condizioni del campo e stato deciso da un gol di Wesley Sneijder. La Juventus chiuse terza e giocò poi l'Europa League dove fu poi eliminata in semifinale contro il Benfica che ha negato ai bianconeri di accedere alla finale dell’allora ‘Juventus Stadium’ poi vinta dal Siviglia contro i portoghesi.
La forza della Juventus anche ‘senza attaccanti’
Ma il vero merito della squadra bianconera per il superamento del turno, lo si può attribuire soprattutto alla grande capacità di una squadra che non si abbatte neanche dovendo sopperire ad assenze pesanti in campo. Alla vigilia di una gara che era fondamentale per la stagione della Juventus, Allegri ha dovuto fare a meno di gente come Mandzukic, Cuadrado e Bernardeschi, senza contare Higuain e Dybala, da poco recuperati e tornati a Wembley a giocare in Champions, non al 100% ma quanto basta per essere decisivi.
La gara dei bianconeri è stata difficile e ricca di occasioni per gli Spurs che però non hanno mai fatto scoraggiare una squadra che ha sempre trovato le forze, aiutata dalle mille risorse in panchina, per riuscire a risolvere la partita. Con un Douglas Costa che aveva sulle spalle il compito di reggere un attacco non al top della condizione e un Pjanic sempre pronto ad inserirsi e a farsi trovare pronto alle spalle degli attaccanti, la Juventus ha messo alle corde gli ‘Spurs’ praticamente sorpresi dalla fame dei ragazzi di Allegri che nella seconda frazione hanno alzato il tiro riuscendo a ribaltare l’iniziale svantaggio di Son.
La rimonta a Wembley è un autentico capolavoro
A Londra stavano già osannando Pochettino per essere riuscito a mettere sotto la Juventus, la squadra vice campione d’Europa. E invece proprio quando nessuno poteva aspettarsi il tracollo degli ‘Spurs’, apparsi comunque molto più in forma rispetto ai bianconeri, i ragazzi di Allegri hanno mostrato gli artigli agli inglesi rimontando lo svantaggio iniziale di Son gol le reti, tutte ravvicinate, dei due argentini Higuain e Dybala.
Due gol che hanno messo alle corde il Tottenham ma che non ha di fatto però arreso gli inglesi che hanno comunque provato a pareggiare una partita che sembravano avere ormai in mano. E invece il capolavoro Juventus è stato proprio quello di sapere attendere con pazienza, anche per merito di una panchina lunga che garantisce sempre tanti calciatori bravi ad utilizzare più zone del campo, come Asamoah e Lichtsteiner, e raggiungere così i quarti di finale. Bianconeri paurosi.
Higuain serve l’antipasto e Dybala fa il replay della Lazio
Proprio nel momento in cui tutti si aspettano che la Juventus potesse crollare, ecco che, come accaduto proprio nell’ultimo turno di campionato contro la Lazio, pur non giocando da grande squadra, i bianconeri riescono incredibilmente a vincere una partita che per tutti era già persa. Protagonisti assoluti di questa grande vittoria, sicuramente i gemelli argentini del gol Higuain e Dybala.
Pazzeschi, assolutamente sublime il primo gol del pari del ‘Pipita’ con un guizzo, che si è poi ripetuto con un assist per il secondo gol, in solitaria, di Dybala. Proprio loro sono gli uomini in più di questa squadra che, proprio grazie al genio dei singoli, le giocate dei campioni, riescono a risolvere partite che sembrano per tutti ormai perse. Il sacrificio di questi top player fa grande la squadra di Allegri che adesso può sognare davvero di ambire ad una nuova finale e continuare a far paura a tutti gli avversari.
La forza della Juvenus è la panchina lunga
Anche questa sera, così come dimostrato già in altre occasioni, la Juventus fa capire a tutti il perchè può definirsi davvero una squadra perfetta, completa e imbattibile. I bianconeri infatti, oltre ad un 11 titolare a dir poco pazzesco, messo bene in campo da Allegri e che gioca sempre in maniera molto ordinata, proprio nei momenti difficili, riesce a far emergere quel gruppo capace di remare tutti dalla stessa parte.
I panchinari infatti sembrano avere sempre gli stimoli giusti per entrare in campo e dare davvero la mano che l’allenatore cerca da loro. Asamoah e Lichtsteiner, i due cambi effettuati nel secondo tempo da Allegri, nel giro di 3 minuti, forse per una coincidenza, hanno dato quella forza e quella grinta in più ad una squadra che è poi incredibilmente riuscita a trovare 2 gol proprio dopo l’ingresso del ghanese e dello svizzero. E pensare che in panchina c’era ancora Marchisio…