Juve, Cavani o Mandzukic: così vuole Conte

Schermaglie. Dal "non so se resto" di Conte (che si lascia immortalare mentre chiacchiera con Ferguson allo JStadium) al "nessuno è indispensabile" del presidente Agnelli. Schermaglie che hanno scandito scampoli di stagione con lo scudetto in tasca e il record di punti che fotografa lo strapotere dei bianconeri in Serie A. Grandi in Italia, figli di un dio minore in Europa. Pure di questo si parlerà nel vertice (tanto atteso) tra la dirigenza e il tecnico che chiede garanzie per il futuro. Non più soldi per sé ma un budget di soldi tale da portare a Torino calciatori in grado di alimentare il potenziale della squadra per renderla maggiormente competitiva anche al di là delle Alpi. Ricostruire dopo un ciclo di 3 anni, assicurare i ricambi giusti (e necessari) all'interno della rosa, (ri)calibrare la squadra su un modulo diverso. Il 4-3-3 che Conte ha in mente ma, almeno per ora, non ha tutti gli interpreti adatti per realizzarlo.

Preferenze per l'attacco. Un top player in attacco, una punta catalizzatrice di gioco e capace di assicurare un buon bottino di gol. Due i nomi su cui puntare i riflettori: Edinson Cavani del Paris Saint Germain e Mario Mandzukic del Bayern Monaco. L'ex ‘matador' del Napoli (contratto fino al 2018 coi transalpini, seguito anche dal Manchester United) è un vecchio pallino e coi francesi si può anche trattare consapevoli che nella transazione servirà un sacrificio doloroso ma necessario (Pogba) ma lo scoglio maggiore resta l'ingaggio dell'uruguaiano che in Francia percepisce 10 milioni a stagione. Cifra spropositata rispetto al range economico fissato dalla Juventus: standard al quale si avvicina molto di più la punta croata, Manduzkic: in Baviera guadagna sui 3.5 milioni di euro e ora che è stato scaricato da Guardiola ("gli auguro buona fortuna nella sua prossima squadra") Torino e la Juventus potrebbero essere un'opportunità utile per rilanciarsi. C'è anche una terza via ed è quella che riconduce ad Alvaro Morata, 22enne attaccante del Real Madrid.

Spiegare le ali. Alexis Sanchez (compagno di nazionale di Vidal al Mondiale) è l'obiettivo numero uno: c'è un accordo di massima ma la trattativa non è ancora al punto di svolta. Cuadrado e Di Maria rappresentano la prima scelta, ma sono anche molto costosi rispetto a Pereyra (altro talento svezzato dai friulani) che è molto più abbordabile. Mettere le ali per volare anche in Europa ma il primo tassello, almeno per ora, è sciogliere il nodo allenatore perché il tempo delle schermaglie è finito.