Juve, caso Giovinco. L’agente: “O gioca o va via”

L'avventura di Sebastian Giovinco alla Juventus potrebbe essere arrivata al capolinea. Quest'anno la Formica Atomica ha disputato appena due partite di campionato su sette, cui vanno aggiunti anche due gettoni in Champions League: troppo pochi per lui che, sebbene non sia ancora andato a segno (destino condiviso con il più quotato Fernando Llorente), vuole giocare con una certa continuità. Altrimenti, è pronto a cambiare squadra. Lo ha ammesso lo stesso procuratore del giocatore torinese, Andrea D'Amico, nel corso della trasmissione sportivo Tiki Taka: "O c'è un progetto valido per lui, oppure va via". Parole chiare ed eloquenti, anche perché estimatori del giocatore classe 1987 non mancano.
Sebastian Giovinco, cresciuto nelle giovanili bianconere fin dall'età di nove anni, del resto non ha mai rovato davvero spazio nella Juventus, se non nella stagione 2012/2013, dove era riuscito a collezionare oltre trenta presenze. Prima e dopo, solo tantissima panchina. Diversa la situazione quando ha invece giocato in Empoli e Parma: tra i toscani 37 presenze e sei reti nella Serie A 2007/2008, mentre con i ducali tra il 2010 ed il 2012 ben settanta partite e ventitre reti. In maglia bianconera è a quota diciotto reti in centoventicinque partite, spalmate però in sei stagioni. Bottino abbastanza misero, e non certo per colpa sua.
A gennaio potrebbe essere piazzato, magari in prestito, a qualche altra squadra: Empoli e Parma sognano, ma difficilmente il giocatore accetterà di andare a lottare per non retrocedere. Particolarmente difficile l'ipotesi gialloblu, inchiodati in fondo alla classifica, affascinante ma altrettanto meno realistica quella dell'Empoli. Tra le due squadre, magari, il giocatore potrebbe anche optare di restare in bianconero. Fino al 30 giugno, però. Poi è probabile che, in mancanza di fiducia nei suoi confronti, possa definitivamente cambiare aria.