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Juve, Buffon conferma un futuro da dirigente: “Vediamo cosa mi dirà la società”

Poco prima di Juve-Inter Buffon ha confidato al ds nerazzurro Ausilio del suo futuro in bianconero, ma dietro ad una scrivania. Confermando la volontà di ritirarsi a fine stagione senza ripensamenti né in chiave Champions League né per eventuali rivincite in Azzurro.
A cura di Alessio Pediglieri
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Oramai il destino è scritto e una volta presa la decisione non si torna più indietro. Segno indistinguibile di chi dimostra di avere carisma, personalità, idee chiare. Come Gianluigi Buffon di professione numero 1, ancora per qualche mese. Perché il miglior portiere d'Italia ha deciso di togliersi i guanti e vivere il calcio dal prossimo giugno dall'altra parte della barricata, non quella del campo ma delle scrivanie e della dirigenza. La conferma arriva anche in queste ore, con propositi ben decisi di aprirsi una carriera, sempre in bianconero, da dirigente, anche se è stata colta per vie traverse.

La conferma in mezzo al campo

Galeotto non fu il labiale, perché Gigi Buffon ha confermato le proprie intenzioni anche al ds nerazzurro Piero Ausilio, poco prima di Juventus-Inter gara che il numero uno juventino e della nazionale ha vissuto in tribuna causa infortunio. Buffon non continuerà a giocare, resterà nel mondo del calcio ma da dirigente: "Mi sento importante per la Juventus, vedremo cosa penserà la società" avrebbe infatti detto ad Ausilio.

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Nessun ripensamento a fine stagione

Parole rubate da un labiale carpito in mezzo al campo ma che ha confermato meglio ancora di qualsiasi altra dichiarazione ufficiale le reali intenzioni di Buffon che già da tempo ha annunciato che questa sarà la sua ultima stagione in campo. Non c'è Champions League che tenga, non c'è rivincita in Nazionale che aspetti: l'addio è stato deciso e serenamente ci si avvicina senza patemi o ripensamenti.

Futuro da dirigente bianconero

Il ruolo è tutto da decidere ma certamente resterà in orbita bianconera: nulla, in questo senso, è già stato deciso, ma per lui la Juventus ha pronto un ruolo da dirigente le ui mansioni sono tutte però da verificare. Di certo una figura così carismatica e soprattutto  di caratura internazionale non può essere accantonata anche perché l'addio al calcio non corrisponderà ad un allontanamento dalla società di Agnelli come accade ad un'altra icona juventina come Alex Del Piero.

Il successore: Szczęsny

Intanto, anche in campo si lavora perché non vi siano scossoni per il ritiro di Buffon. A ereditare il ruolo di numero uno della Juve è infatti stato scelto l'ex Arsenal e Roma Wojciech Szczęsny, che intanto sta sempre più prendendo confidenza con il ruolo. Per Marotta e Paratici, dunque il futuro è già iniziato anche per la Juventus che vuole evitare qualsiasi tipo di problemi in mezzo ai pali.

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