Juve, anche Douglas Costa fugge dall’Italia e torna in Brasile
Via dall'Italia e dal Coronavirus (qui tutti gli aggiornamenti in tempo reale sulla situazione). Douglas Costa è il sesto calciatore della Juventus che abbandona il Paese dopo aver fatto il tampone (che ha dato esito negativo) per verificare se contagiato da Covid-19 e informato il club della sua partenza. Ricevuta l'autorizzazione, è salito a bordo del volo che lo avrebbe condotto in Sud-America. Il motivo? Questioni familiari: voleva riabbracciare la figlia che non vedeva da mesi. È stato questo il motivo del "permesso" ricevuto da parte della società.
Dopo Cristiano Ronaldo (ma la partenza del portoghese risale a due settimane fa, prima del "blocco totale" e della quarantena), Gonzalo Higuain, Rodrigo Bentacur, Sami Khedira e Miralem Pjanic, a fare a discutere adesso è anche il viaggio dell'ex Bayern Monaco. Le forti perplessità scaturiscono dall'interpretazione che viene data alla situazione di quarantena nella quale si ritrova la Juventus a causa della positività al morbo di Daniele Rugani e Blaise Matuidi.
È possibile interromperla anche se la scadenza è prevista per il 25 marzo? Secondo la ‘vecchia signora', sì perché si tratta di "isolamento volontario" che può essere infranto in qualsiasi momento. Una sfumatura che ha alimentato dubbi sulla legittimità di una condotta del genere: secondo alcuni, infatti, costituirebbe una violazione del protocollo che prevede sì riduzioni del periodo di quarantena ma solo in relazione a circostanze eccezionali (in riferimento al personale militare o agli operatori sanitari).
In ogni caso, nell'attesa che arrivi comunicazione ufficiale da parte della società sulla ripresa degli allenamenti, anche Douglas Costa adesso dovrà seguire il periodo di isolamento di due settimane al rientro in Brasile, stesso lasso di tempo al quale dovrà sottoporsi una volta tornato a Torino in base all'articolo 1 del decreto 120/2020 su "sorveglianza sanitaria" e "isolamento fiduciario".