Juve a rischio ‘zero tituli’: Vinciamo per noi e per Buffon, non meritiamo questa beffa

Vincere per Gigi Buffon, perché dopo aver perso la Champions e lo scontro diretto col Napoli non può finire così. Perché una stagione da ‘zeru tituli' sarebbe il modo peggiore per archiviare un ciclo di sette anni sempre al top in Italia. Perché l'orgoglio non può finire a gambe all'aria assieme al portiere beffato dal gol di Koulibaly nel finale. Perché alla faccia corrucciata del capitano, arrabbiato con l'arbitro Oliver per quel rigore ‘maledetto' concesso al Real Madrid, non può essere l'ultima istantanea sulla quale far scorrere i titoli di cosa del torneo e della carriera. Vincere perché a San Siro si gioca il derby d'Italia contro un'Inter famelica e feroce (così l'ha definita Spalletti) che a vent'anni di distanza dal caso Iuliano-Ronaldo vuole togliersi la soddisfazione di battere i bianconeri: farà un favore a sé stessa, per la caccia al podio Champions, più che agli azzurri.
Fino alla fine. E' il motto, il grido di battaglia che ha accompagnato la ‘vecchia signora' in tutte le sfide che – da Conte ad Allegri – l'hanno vista protagonista assoluta in Serie A e a un passo dalla grandezza in Europa (2 finali di Champions perse contro Barcellona e Real Madrid nel giro di 3 anni). E sarà così anche in questo finale di stagione scandito da un po' di nervosismo, qualche tumulto ingiustificato (cosa vogliono i tifosi da una squadra che vince da 6 anni consecutivi?), molte chiacchiere, troppe parole in libertà e spifferi di spogliatoio. "Falsità", dice Allegri in attesa che la matassa si dipani e lui stesso chiarisca cosa farà: sarà ancora alla guida della Juventus? andrà all'estero? prenderà un anno sabbatico?
Tutti per uno (Gigi) e uno per tutti. Magari il momento di compattezza non è proprio quello dei ‘moschettieri', considerato che i bianconeri arrivano al big match con l'Inter dopo una settimana difficile ed emotivamente tormentata, ma a Vinovo s'è rinsaldato il gruppo dopo la sfuriata del portiere che – all'indomani della sconfitta col Napoli – ha alzato la voce e strigliato i compagni di squadra. E allora si è passati dal presunto dissidio di alcune pedine (Benatia, Higuain), dalla rottura con il tecnico alla condivisione di un obiettivo comune: non perdere lo scudetto in onore del capitano, Buffon (particolare retroscena segnalato da Tuttosport).
Cosa accadrà dopo? Presto per dirlo adesso e nemmeno è la cosa più importante. Non per Gigi che, dopo l'amarezza della mancata qualificazione al Mondiale, dopo la beffa della Champions, non vuole lasciarsi sfuggire il settimo titolo tricolore e nemmeno la Coppa Italia.