Higuain e Dybala formato Champions. E il Barça non fa paura
La Juventus vince anche contro il Chievo e archivia la pratica scudetto con l'ennesimo successo casalingo. Un 2-0 arrivato grazie alla doppietta realizzata da Gonzalo Higuain proprio mentre in Spagna, a Malaga, il Barcellona prossimo avversario di Champions League, naufragava con lo stesso risultato, però, subito. Un confronto a distanza che ha dato ragione ai bianconeri e ad Allegri, che appaiono molto più pronti per la doppia sfida dei quarti di finale di Coppa. Il Psg però deve insegnare molto: di questo Barça non ci si deve fidare, ma questo la Juventus già lo sa.
Juve B, missione compiuta – Anche cambiando gli addendi il risultato resta uguale sulla calcolatrice di Allegri che fa segnare un'altra vittoria in campionato. Proprio quando la testa e le gambe si stanno preparando al Barcellona per la sfida delle sfide di Champions League. La pratica Chievo è stata archiviata con qualche affanno di troppo ma il tecnico ha potuto varare una Juventus B altrettanto letale e precisa, senza incassare gol. Ulteriore viatico per far bene anche in Europa.
Pipita, oro di Napoli – Mattatore di serata è Gonzalo Higuain, il Pipia reduce già da una doppietta al Napoli nel match di ritorno di Coppa Italia al San Paolo. Anche questa sera, l'argentino ha trovato la via dei due gol, altrettanto decisivi. Un exploit che conferma il ritorno alla piena forma fisica del Pipita che ha segnato il suo 21° gol in campionato, confermandosi su standard importanti: non giocherà per il gruppo, non ripiega quasi mai a centrocampo ma quando ha la palla giusta tra i piedi spesso non sbaglia mira.
Dybala show formato Barça – Merito però anche di Paulo Dybala, compagno e compatriota di Gonzalo. La Joya ha deliziato tutti con giocate sublimi, velocità, dribbling e controllo. Il primo gol è una invenzione dell'ex Palermo ce ci mette lo zampino anche in occasione del secondo gol, insieme a Lichtsteiner. Dybala è risultato essere il migliore in campo in assoluto. Altra nota positiva in merito alla Champions League, per la quale hanno tirato il fiato diversi titolari, nella gestione Allegri votata al costante turnover e alle differenti disposizioni tattiche da adottare nel mezzo delle partite.
