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Jovetic dimentica l’Inter: “A Siviglia sto benissimo, voglio rimanere qui”

La vita dell’attaccante montenegrino in Spagna è cambiata e lui non vuole lasciare la Liga: “Qui sono felice, al Siviglia voglio rimanere a lungo”.
A cura di Alessio Morra
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Ha vissuto un anno e mezzo difficile all’Inter Stevan Jovetic, che appena ha lasciato i nerazzurri è ritornato come d’incanto ad altissimi livelli. Il montenegrino, in un’intervista rilasciata alla televisione ufficiale del Siviglia, ha fatto una dichiarazione d’amore al club spagnolo con cui vorrebbe giocare a lungo: “Finalmente sono felice, voglio restare qui. Sono molto contento di questa opportunità”. Jovetic è talmente convinto dei mezzi della squadra guidata da Sampaoli che, nonostante un brutto passo falso con l’Espanyol, pensa sia anche possibile per il Siviglia vincere il titolo: “Vincere la Liga non è impossibile. L’Atletico ce l’ha fatta due anni fa. Ma il Real Madrid e il Barcellona rimangono sempre le squadre favorite”.

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Con il Siviglia si è presentato come meglio non poteva il ventisettenne attaccante, che nella gara di ritorno degli ottavi di Coppa del Re con il Real Madrid fa il suo esordio all’inizio della ripresa e dopo appena cinque minuti fa gol. Tre giorni più tardi Jovetic sfida ancora i ‘blancos’ e li manda al tappeto con un gol fantastico. Il giocatore ha voluto svelare i retroscena della sua firma:

Sapete come ho deciso di venire qui? Quando il mio procuratore mi ha detto che c’era l’ipotesi di giocare con il Siviglia ho guardato il calendario della squadra e ho visto che c’erano subiti grandi match con il Real Madrid. Ho detto a tutti di fare presto, volevo giocare subito. Sono stato accolto benissimo, sono felice e voglio restare. Ho trovato un gruppo molto umano. I gol? Non sono tutto, è bello anche fare gli assist.

Decisivo nel passaggio del giocatore dall’Inter al Siviglia è stato Nasri, vecchio compagno di Jovetic, che ha esaltato Sampaoli e tutto l’ambiente: “Nasri è un amico, è un bravo ragazzo. Mi ha detto che l’allenatore è bravo, che l’ambiente è molto familiare e che i giocatori sono forti. In pochi giorni ho riscontrato tutte queste cose”.

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