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Johan Cruijff: “Vincerò la mia battaglia contro il cancro”

L’olandese pronto alla sua partita più importante: “Ce la farò, mi sento più forte che mai”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Johan Cruijff non molla: che fosse un combattente si sapeva, ma i recenti avvenimenti dell'ultimo periodo lo hanno confermato ulteriormente. L'ex-campione olandese, tre palloni d'oro in carriera (1971, 1973, 1974) ed una valanga di reti e trofei vinti, non si arrende al cancro ai polmoni ed annuncia battaglia: vuole vincere anche questa partita, sicuramente la più importante della sua vita. Sessantotto anni, 662 partite e 369 reti con maglie di club (tra Ajax, Barcellona, Feyenoord ma anche Levante, Los Angeles Aztecs e Washington Diplomats) ed altre 48 gare con l'Olanda e 33 reti all'attivo, ha confermato il suo spirito battagliero.

"Questa è una battaglia che vincerò", ha spiegato, "perché sto bene fisicamente e perché ho dietro di me un'equipe medica straordinaria, sia a Barcellona che a Londra ed Amsterdam. All'inizio, sapere di avere il cancro è una cosa che ti lascia di stucco", ha aggiunto ancora Cruijff, ma è un fatto, ed ora devo affrontarlo con tutta la serenità e la forza possibili. Lo dicevo a mia moglie l'altro giorno: guarda quanta gente mi vuole bene. E sono proprio questi messaggi, questo sostegno, questa solidarietà a darmi più forza che mai".

Il morale è alto: l'annuncio di un cancro ai polmoni era arrivato attraverso i suoi portavoce lo scorso 22 ottobre, ma l'ottimismo resta quello di sempre. Anche perché la vita, per lui, non è mai stata facile: figlio di piccoli commercianti, a 12 anni perse il padre per un attacco cardiaco, e la madre dovette cedere la casa ed il negozio di ortofrutta per fronteggiare le difficoltà economiche. Lasciò la scuola e fu scartato dal servizio di leva a causa dei suoi "piedi piatti" e per una caviglia sformata. Nel frattempo, giocava a calcio e vi si dedicò a pieno regime, facendo parte fin dai dieci anni delle giovanili dell'Ajax. Nonostante le tante difficoltà familiari, il suo talento emerse e non ce ne fu per nessuno: a 16 anni debuttò in prima squadra, e fu l'inizio della leggenda. Una storia che Johan Cruijff, ancora oggi, vuol continuare a scrivere.

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