Javi Moreno (ex Milan) lascia la panchina del Cordoba: “E’ pieno di topi, insetti, pulci”
Crescere giovani talenti, avere a che fare con ragazzi pronti a diventare campioni, altri ad accettare una carriera più modesta ma sempre all'insegna della crescita personale e professionale. Allenare le giovanili di un qualsiasi club è per un tecnico l'obiettivo principale far sì che i giocatori possano maturare dentro e fuori dal terreno di gioco. Per farlo serve dedizione, preparazione, regole ferree. Farlo in un ambiente malsano non è possibile.
E' quanto capitato a Javi Moreno, vecchia conoscenza del calcio italiano quando vestiva la maglia rossonera del Milan in Serie A e oggi (ex) allenatore delle giovanili del Cordoba, società spagnola. L'ex giocatore ha dovuto rimettere il proprio mandato e lasciare la panchina per una situazione oramai divenuta insostenibile: "E' pieno di topi, insetti, pulci e zecche", la denuncia di Javi Moreno.
Chi è Javi Moreno, ex stella del Milan
Esploso da giocatore nella Liga con la maglia dell'Alaves, Javi Moreno era stato acquistato dal Milan, con cui ha collezionato però solamente 27 presenze, realizzando anche nove goal. Il tutto per una sola stagione in Italia, perchè nel 2002 è stato poi ceduto all'Atletico Madrid dove ha continuato la propria carriera, conclusasi nel Lucena. Da allenatore, ha iniziato al'Utiel nel 2016 per poi proseguire nel Novelda e nell'Alcorcon prima di dedicarsi al Cordoba.
La denuncia di Javi Moreno
Il centro sportivo è pieno di topi, insetti, pulci e zecche. Un giorno ho dovuto riempire 15 bottiglie d'acqua da bere per i miei giocatori. Chi dice la verità oggi non è ben visto, ma devo svelare alcune cose che non mi sono piaciute, perchè un club come il Cordoba non se lo merita.
La denuncia di Javi Moreno va di pari passo con la desolazione di una situazione insostenibile, ma anche la volontà di tornare sui propri passi non appena si presentasse la possibilità: "Le affermazioni del presidente Leon non erano corrette e non mi piace essere contraddetto. Finchè ci sarà questo presidente non tornerò, se un altro patron vorrà puntare su di me tornerò volentieri"