James Rodriguez al Napoli nelle ultimissime di mercato, cosa manca per chiudere col Real
Il mercato del Napoli ha tanti punti fermi e chiari. Prima di tutto Ancelotti ha messo delle condizioni stringenti: vuole uomini che sappiano giocare il 4-3-2-1 e uno di quei due dietro la punta deve essere James Rodriguez. Aurelio De Laurentiis ha confermato che vorrebbe fare questo regalo al suo tecnico, facendo tramontare subito l’idea che venga acquistato anche Lozano, molto più utile in un 4-3-3 classico. Non è escluso possa arrivare ma serve che s'incastrino altri tasselli. Il secondo punto di partenza riguarda i terreni di conquista privilegiati di Giuntoli. Olanda, Spagna e Sud America sono i territori preferiti e più conosciuti dal Direttore sportivo del Napoli ed è da lì che potrebbero venire nuovi innesti.
A che punto è la trattativa con James Rodriguez
Contratto e stipendio per l'accordo col bandito
Premettendo tutto questo, cosa manca al Napoli? Se arriva James, in attacco non dovrebbero esserci più acquisti importanti, a meno che gli azzurri non decidano di affondare il colpo per un ‘9' che alimenterebbe la forza del reparto offensivo. Per quest'ultimo ci sarà tempo, sul tavolo adesso il nome caldo è quello del colombiano del Real Madrid. Un'intesa di massima col calciatore su contratto (cinque anni), stipendio (6.5 netti e bonus) e diritti d'immagine già c'è.
La formula e le cifre per l'intesa con il Real Madrid
Serve strappare il sì, definitivo, del presidente dei blancos, Florentino Perez. Il procuratore del ‘bandito', Jorge Mendes, lavora affinché le merengues abbassino le pretese sia pure di poco. Il Napoli ipotizza una cifra di 40 milioni, dalla Spagna ne chiedono in tutto 42 tra prestito e riscatto: col fantasista. Come si può trovare la quadra tra domanda e offerta? Con la formula del prestito biennale oneroso di 10 milioni con obbligo di riscatto intorno ai 27/30 milioni.
Le altre trattative per un terzino e un centrocampista
In difesa, dopo l’addio di Albiol, serve un centrale di grande sostanza e peso internazionale e quello del greco, Kostas Manolas, costituisce un colpo pesante. Poi ci sono altri due tasselli da coprire: il laterale sinistro, perché Mario Rui non è considerato da Ancelotti come l’uomo che ti può far fare il salto di qualità, e un regista, alla Pirlo. Fabian Ruiz lo scorso anno, dopo la partenza di Hamsik, è stato provato in quel ruolo, ma la sua incredibile bravura tecnica e tattica si perde rispetto a quando può giocare mezzala.
Chi potrebbe fare per il Napoli in questi due ruoli?
Tra i migliori della sua scuderia c’è Ricardo Pereira, classe 1993, di proprietà del Leicester, in cui quest’anno ha giocato molto bene, segnando 2 gol e fornendo ben 7 assist. Vale tanto, perché gli inglesi lo hanno comprato dal Porto per 22 milioni di euro, ma con formule di prestito e contro-riscatti potrebbe avere un senso anche economico. Altro nome interessante invece viene dal mercato spagnolo, ed è quello di Theo Hernandez del Real Madrid, che deve sfoltire una rosa che oggi conta ben 11 calciatori extra rispetto ai parametri: potrebbe arrivare anche in prestito e questo piace tanto. Tutto dipende se Marcelo va via dalla Casa Blanca oppure no.
Per il regista i nomi sul piatto sono tanti, ma non c’è una direzione già indicativa. Ancelotti vorrebbe un grande nome o un grande giovane, magari Tonali del Brescia, la cosa più vicina a Pirlo vista fino ad oggi, ma potrebbe accontentarsi di un nome non troppo noto da innestare in fretta nel nuovo Napoli. Gli obiettivi sono chiari, le smentite ci sono state, pronte a zittire le chiacchiere su Allan e Insigne, le condizioni alla luce del sole e qualche nome in ballo c’è, ma come tutti i top team, anche il Napoli aspetterà la fine di Copa America e Coppa d’Africa per piazzare i colpi principali.