James Pallotta ironizza per scacciare la rabbia: “Senza il VAR gli arbitri si deprimono”
La finale di Champions League sarebbe potuta essere Roma-Real Madrid. Sogno? No, realismo. Perché davanti all'ultimo arbitraggio di Skomina. I giallorossi hanno di che recriminare. Ed essendo usciti dal campo vincendo 4-2 ad un solo gol dalla leggenda, il rigore non concesso per un evidentissimo fallo di mano in area inglese pesa tantissimo. Così, il giorno dopo la rabbia è – se possibile – ancor maggiore e il presidente del club capitolino, James Pallotta sputa il veleno che ha in corpo.
Il presidente giallorosso prova a usare l'ironia ma il concetto è chiaro: la tecnologia non può non far parte di un calcio così complesso, dove in gioco ogni volta ci sono interessi enormi e una svista o un errore può determinare in bene o in male destini sportivi ed economici rilevanti. Insomma, il VAR deve essere utilizzato anche nelle Coppe.
Più VAR, meno errori
Un pensiero condiviso soprattutto da chi il VAR lo utilizza già in campionato, come in Serie A o in Bundesliga ad esempio. E non può essere un caso che le polemiche più feroci in Champions siano arrivate da club italiani (Juventus e Roma) e tedeschi (Bayern Monaco) nei confronti di chi, il Real Madrid, il VAR in campionato non sa nemmeno cosa sia. Polemiche più che giustificate dalle immagini e che dovranno per forza far aprire gli occhi anche ai vertici Uefa.
Anche perché proprio il VAR potrebbe essere per Pallotta un elemento utile anche agli arbitri stessi, incapaci di riprendersi da certi errori commessi, seppur in buona fede. Un supporto e un conforto a sbagliare meno, ad avere meno responsabilità e più serenità nelle decisioni da prendere.
So che gli arbitri sbagliano e so che si rendono conto di aver commesso alcuni errori importanti e che probabilmente sono abbastanza depressi per questo
Beffa sportiva, danno economico
Pallotta spiega il perchè la tecnologia sia fondamentale e imprescindibile: "È difficile da accettare quando un gol è così importante e alla fine perdi per un totale di 7-6 con un paio di occasioni ovvie e un cartellino rosso. Penso che in gare come queste deve essere usato l'aiuto tecnologico, è il momento giusto". Anche se in ritardo, oramai, perché perdere l'occasione di giocare una finale per la Roma è stato anche un danno economico:
il Real Madrid ha probabilmente tre o quattro volte le nostre entrate, il Bayern Monaco ne ha almeno il doppio se non il triplo, e il Liverpool ha più del doppio dei nostri ricavi. Abbiamo combattuto una battaglia contro le altre semifinaliste con un budget sostanzialmente diverso dal loro, quindi penso che ci meritiamo un sacco di rispetto
Infine, parole di ovvio elogio alla squadra, ai giocatori, al tifo ma soprattutto al tecnico Di Francesco capace di aver costruito qualcosa di importante in pochissimo tempo: "Sono incredibilmente orgoglioso di questa squadra. Ora abbiamo altre tre partite in campionato e vogliamo tornare in Champions, come negli ultimi cinque anni.