Izzo nel mirino dei tifosi del Napoli: “L’esultanza era per mio padre che non c’è più”
La decima giornata di campionato è alle spalle. Grazie alla vittoria conquistata a Genova, contro il Grifone, il Napoli di Sarri è tornato in vetta alla classifica. Protagonista assoluto è stato Dries Mertens, autore della doppietta che ha di fatto consegnato la partita nelle mani degli azzurri: due gol, di cui uno bellissimo per lo stop a seguire e la conclusione che non ha lasciato scampo a Perin, e un terzo che ha propiziato l'autorete.
Nel finale c'è stato anche il guizzo di Armando Izzo, difensore rossoblù, napoletano di Scampia: la sua rete ha tenuto la gara in bilico nel recupero e col fiato sospeso i supporters partenopei. Quelli sinceri lo hanno applaudito, com'è giusto fare all'avversario che lotta e suda la maglia. Quelli più rancorosi, invece, lo hanno preso di mira scrivendogli messaggi antisportivi, insulti. Il motivo? Avrebbe dovuto farsi i fatti suoi… tirare la gamba (come si dice in gergo) perché da napoletano non dovrebbe ostacolare la corsa scudetto.
Sono giorni che continuano ad arrivarmi messaggi offensivi dalla gente della mia città – ha scritto il calciatore in un post pubblicato sulla propria pagina Facebook -. E questo perché ho fatto gol… Semplicemente sono un professionista e faccio sempre il mio dovere.
Tra le obiezioni, alcune molto colorite, anche quella di aver esultato. Izzo, però, ha spiegato ai suoi followers anche le ragioni di quel gesto compiuto subito dopo la sia rete.
Non ho esultato e non ho gioito, ho raccolto la palla e alzato le mani al cielo per dedicarlo al mio papà (il padre di Izzo è morto in giovane età e quando lo stesso Armando era ancora un ragazzino che sognava di diventare calciatore). E lo rifarei altre mille volte. Sono deluso e amareggiato per tanta cattiveria gratuita. Complimenti al Napoli una grande squadra che gioca un grande calcio.