Iwobi senatore leghista, Balotelli: “Nessuno gli ha detto che è nero? Ma vergogna”
Mario Balotelli torna a far parlare di sé e questa volta irrompe nel dibattito politico italiano alla sua maniera. Un colpo di testa in area di rigore e un post pubblicato su Instagram a margine di una story da condividere sui social network. Poche parole e tre punti esclamativi per sottolineare il proprio disappunto nei confronti dell'elezione in Parlamento del primo senatore nero d'Italia tra le fila della Lega Nord: si tratta di Toni Iwobi, 62 anni, responsabile Immigrazione del partito di Matteo Salvini.
Forse sono cieco io o forse non gliel’hanno detto ancora che è nero. Ma vergogna!!!
Una contraddizione assoluta che l'attaccante, spesso bersagliato dai ‘buuu' razzisti negli stadi e dal lancio di banane, ha manifestato in Rete suscitando critiche e sfotto'. Non è tardata ad arrivare la replica in una nota di Matteo Salvini, segretario della Lega e tifoso del Milan. "Balotelli non mi piaceva in campo, mi piace ancor meno fuori dal campo".
Preferisco ignorarlo in questo momento – ha ammesso lo stesso Iwobi -. Non mi interessa quello che scrive, ne ho abbastanza delle polemiche: voglio pensare al mio territorio e al nuovo compito che mi hanno affidato. Lui è un grande giocatore e rimarrà tale, spero che si limiti a fare il suo bel lavoro, visto che è portato a farlo. Se Balotelli giocasse nella mia squadra del cuore, certo, tiferei per lui.
La sortita dell'ex milanista, però, non è del tutto fuori luogo. Anche se non ha alcun valore di tipo politico, in effetti, un po' ha fatto riflettere portando alla memoria un episodio poco edificante per le Istituzioni italiane: nel 2013 Cécile Kyenge era entrata in Parlamento (alla Camera dei Deputati) con il Partito Democratico e fu oggetto di insulti discriminatori e razzisti da parte del leghista Roberto Calderoli.
Tony Iwobi, 62 anni, è di origini nigeriane ma italiano e bergamasco. Laureato in informatica, è arrivato in Italia con un permesso di soggiorno concesso per motivi di studio all'Università di Perugia. Ha sposato una donna della Bassa bergamasca e ha 2 figli. Da quando è giunto nel Belpaese s'è dato da fare, pronto a svolgere qualsiasi tipo di lavoro: stalliere, muratore, idraulico, netturbino all'Amsa, la società milanese che si occupa della raccolta di rifiuti dove è passato a mansioni d'impiegato quando si sono accorti del suo titolo di studio.
Finora ha vissuto a Spirano (Comune a una decina di chilometri da Bergamo di cui è stato anche assessore ai servizi sociali) dove il Carroccio ha raccolto il 35.5% dei consensi ma adesso lo attende la vita più giù, in quella che buona parte dei suoi commilitoni hanno sempre definito Roma ladrona. La sua militanza nella Lega Nord è iniziata 25 anni fa quando si è iscritto al movimento: il ‘leghista negher' (così lo chiamano i compagni del partito di cui è responsabile federale per l’immigrazione) dopo l'elezione a senatore ha ringraziato via Facebook Matteo Salvini definendolo "Un grande leader che ha portato la Lega a diventare la prima forza di centrodestra del Paese!".