Zaza: “Io, ‘matto’ in attacco. Italia e Juve, credete in me”

L'Irlanda e poi la fase finale. Nell'Italia che si prepara per chiudere il girone a punteggio pieno e per affrontare il turno successivo, c'è un giocatore che scalpita dalla panchina: Simone Zaza. L'attaccante della Juventus, che fino ad ora ha giocato solo 30 minuti nella gara vinta contro la Svezia, è stato il protagonista della conferenza stampa a Montpellier insieme a Daniele De Rossi. Per l'ex centravanti del Sassuolo, un'occasione importante per ribadire le sue ambizioni: "Contro l'Irlanda spero di giocare dall'inizio – ha esordito il giocatore lucano – ma è chiaro che dovrò meritarmela la maglia da titolare. Conoscendo Conte, chiederà il cento per cento anche se siamo già qualificati. Un mio gol? Non importa chi segna, la cosa importante è che la panchina entri in campo a festeggiare, come è accaduto nelle due partite precedenti".
La forza del gruppo
Ciò che sorprende della squadra del commissario tecnico salentino, è l'unione e la compattezza messa in campo e dimostrata nelle prime due partite con Belgio e Svezia. Dettagli rilevanti, ottenuti anche con la disponibilità di chi il campo lo vede pochi minuti o non lo vede per niente: "Fare il mio ingresso in campo a gara in corso non mi pesa – ha continuato Zaza – E' capitato anche nella Juventus e sono contento di giocare anche per soli 5 minuti. Ovvio che mi sto allenando ogni giorno per avere più spazio". Dopo aver parlato dell'hashtag del suo profilo Twitter ("La follia rende sani di mente? E' una frase che mi rappresenta e che rappresenta anche il mio stile di gioco"), Simone Zaza ha dribblato le domande sul suo futuro: "Il mio primo anno alla Juventus è andato bene, ma lotto per migliorare la mia situazione perché vorrei giocare e dare di più. Voglio restare a Torino, ma valuterò il mio futuro soltanto al termine dell'Europeo".