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Italia, Zaniolo e la convocazione: “L’ho saputo alla tv, papà ha pianto. Mi ispiro a Kakà”

Zaniolo è stato convocato dalla Nazionale A per la prima volta e senza aver mai giocato in Serie A. Il centrocampista classe 1999 della Roma ha confessato come ha appreso la notizia: “L’emozione della prima chiamata? L’ho saputo guardando la tv. Ero pieno di gioia, ho subito chiamato mio papà che si è commosso”.
A cura di Vito Lamorte
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Stavo guardano la tv e l’ho saputo da Sky. Ho chiamo subito mio papà che si è commosso, io ero pieno di gioia, quasi alle lacrime anche io.

Nicolò Zaniolo è la grande sorpresa di Roberto Mancini delle convocazioni per le gara della UEFA Nations League contro Polonia e Portogallo e questo è un segnale chiaro da parte del commissario tecnico per i tecnici italiani, che ha ribadito anche in conferenza stampa. Il centrocampista della Roma è alla prima chiamata con la Nazionale A e Zaniolo, con questa convocazione, è entrato nella storia perché non ha mai giocato in Serie A come Maccarone e Costantino. L'ex calciatore dell'Inter ha dichiarato: "Il mio messaggio? Non arrendersi mai e inseguire sempre i propri sogni" e quando gli viene chiesto un punto di riferimento o un calciatore a cui si ispira lui non ha dubbi: "Ho sempre ammirato Kakà".

Zaniolo ha appreso della sua convocazione guardando la tv e mentre sentiva i nomi dei convocati di Mancini per la prima Nations League di sempre ha visto scorrere anche il suo: “Centrocampisti: Barella, Cristante, Gagliardini, Jorginho, Pellegrini e… Zaniolo!". Nicolò Zaniolo è figlio d'arte: per chi non lo ricordasse, il padre Igor è stato attaccante di Spezia, Genoa e Ternana. Nonostante non abbia ancora giocato nella massima serie la maglia azzurra è importante come poche altre e nell’anno zero del calcio italiano si deve ripartire anche dai giovanissimi come Nicolò.

Zaniolo: Farò parlare il campo lavorando con umiltà

Il ragazzo ha parlato in conferenza stampa e si è detto prontissimo a ripagare la fiducia che il ct Mancini ha resto in lui:

Lo confesso, non me lo aspettavo però mi sono qui un motivo ci sarà, Mancini avendomi seguito deve aver apprezzato qualcosa di me. Io farò parlare il campo lavorando con umiltà, impegno e guardando i più grandi cercando di carpire qualche loro segreto. Per questa convocazione devo dire grazie al mister e al suo staff, e alla Roma, che ha creduto in me. Il percorso nel Campionato Europeo con l’Under 19 mi ha aiutato molto, ho creduto sempre nei sogni e questo si è realizzato.

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