Italia verso la Spagna con poca qualità, aspettando Balotelli e Berardi
Italia-Spagna è alle porte fra certezze e dubbi soprattutto per la nostra squadra. Gli Azzurri affronteranno un avversario in ricostruzione ma con una chiara idea di gioco che i vari Iniesta, Piqué e Busquets riportano in Nazionale partendo dagli schemi del Barcellona. La Nazionale di Ventura, invece, è ancora indecifrabile, alla ricerca di una nuova identità. Ed è in mezzo al guado fra il ‘contismo' con cui l’ex ct ha marchiato la squadra e un’idea di calcio più fantasioso ma anche meno selvaggio per quel che riguarda il pressing e il dispendio fisico di ogni calciatore.
Le note liete, cosa va
1) Prima di tutto la difesa a tre, al netto degli erroracci di Chiellini nelle prime due uscite venturiane. L’assetto voluto da Conte agli Europei è il più stabile e il meglio conosciuto dagli intepreti juventini che formano per intero la retroguardia della Nazionale. Molto possibile l’esordio di Alessio Romagnoli, a causa dell’assenza proprio di Chiellini dopo la squalifica rimediata in Israele, che dovrà adattarsi velocemente alla difesa a tre per lui che gioca a quattro nel Milan.
2) Secondo elemento da cui partire sono gli esterni. Al suo esordio l’allenatore ligure tenne a sottolineare come in questa generazione di calciatori italiani sono tanti gli esterni di qualità che possiamo utilizzare. L’idea quindi di schierare Florenzi o Candreva a destra e quasi sicuramente De Sciglio a sinistra è l’ipotesi di partenza per tenere un giusto equilibrio fra i reparti e magari sfruttare anche i punti deboli della Spagna che sulle ali gioca in maniera molto sbilanciata senza le giuste coperture da parte dei centrocampisti.
3) Terzo elemento da cui partire è la voglia degli attaccanti di essere utili alla squadra. Pellé ed Eder in Israele hanno pressato molto e tenuta corta una squadra che ha giocato quasi tutto il secondo tempo in dieci uomini.
Le note dolenti, cosa suscita perplessità
1) Il duo Pellé-Eder, al di là del gioco per la squadra molto utile soprattutto alle mezze-ali che hanno la possibilità di coprire meglio quelle avversarie, hanno anche le caratteristiche per mettere in difficoltà la difesa spagnola? Pellé in Cina sta giocando buone partite e in Nazionale ha sempre reso anche in zona gol. Eder invece con l’Inter non trova una posizione che possa farlo rendere al meglio e da molto tempo non va in gol. In questo momento la stagione di Ciro Immobile è senza dubbio migliore rispetto ai due titolari.
2) L’altro grande dubbio sono le due mezze-ali quasi sicuramente titolari, Parolo e Bonaventura. Il Parolo visto contro il Milan è un giocatore evidentemente in debito di ossigeno dopo le fatiche estive con l’Italia e le prime apparizione con la Lazio. Bonaventura dal canto suo ha meno spazio per gli inserimenti nel gioco di Montella e non è ancora brillante come l’inizio dello scorso anno. Loro due dovranno fare il lavoro più difficile di copertura, rilancio e sostegno dell’azione offensiva.
3) Il terzo elemento: ferocia agonistica e poca qualità. Siamo stati molto più attendisti e alcune volte molli e disattenti anche in difesa dove invece i quattro juventini sono sempre molto concentrati. Ed infine, c’è un ultimo grande punto interrogativo che da oggi in poi assillerà Ventura. In questa squadra gente come Balotelli e Berardi dovrebbero giocare per consentire il salto di qualità? Il Mario Balotelli delle ultime settimane non può restare fuori da questa Nazionale. Così come il talento del Sassuolo che piace a mezza Europa.