Italia, Verratti “Vogliamo il primo posto nel girone. Il mio futuro? Rimango al Psg”
Marco Verratti è uno dei pochi reduci dal disastro dell'eliminazione mondiale, e proprio per questo tutti si aspettano molto da lui: a cominciare dalla sfida decisiva con il Portogallo che, ironia della sorte, verrà giocata nuovamente a San Siro. Il centrocampista del Paris Saint-Germain, a poche ore dall'arrivo nel ritiro di Coverciano, ha parlato in conferenza stampa ad un anno esatto dal pareggio shock contro la Svezia:
"Non ho bei ricordi, è stato un anno complicato per tutti – ha spiegato l'abruzzese – Non so cosa sia successo e non mi va nemmeno di parlarne, dico solo che le responsabilità non sono state tutte di Ventura. Ora siamo guariti e ripartiti con nuovi giocatori, un nuovo allenatore. Vogliamo riportare la gente allo stadio. Quando gioco bene merito la convocazione, altrimenti ricevo critiche: è sempre così. Tutti si aspettano molto da me e vuol dire che mi reputano un giocatore importante".
Il futuro di Verratti
"Siamo migliorati molto, ma abbiamo ancora un po' di strada da fare – ha continuato Verratti – La filosofia di calcio di Mancini mi piace molto. Tonali? Un po' ricorda il sottoscritto. Anch'io quando ricevetti la prima convocazione ero in Serie B. Sarà una gran bella cosa per lui, non capita a tutti di essere qui e sarà contento. Ci porterà l’entusiasmo di cui abbiamo bisogno".
Reduce dalla brutta disavventura ("Ho fatto una cazzata, mi sono già scusato con i compagni") e dalla multa che il Psg gli ha rifilato, Marco Verratti ha poi parlato degli obiettivi della sua squadra e del suo futuro: "La Champions League è un obiettivo, ma ci sono tante squadre forti come il Bayern Monaco, il Barcellona e la Juventus: sono le favorite per la vittoria finale – ha concluso – Il mio futuro? Non penso di andare via, non ho mai avuto problemi e sono in una squadra con grandi mezzi, voglio vincere qualcosa di importante. Buffon ha l’entusiasmo di un bambino e l’ha trasmesso a tutti".