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Italia, Ventura rescinde il contratto: nonostante il flop ha intascato circa 900 mila euro

L’ex commissario tecnico della Nazionale, esonerato a novembre scorso dopo la mancata qualificazione al Mondiale di Russia 2018, ha trovato l’accordo con la Federazione per la risoluzione del contratto che lo vincolava fino a luglio 2018. Chiuso questo capitolo, nei prossimi giorni Roberto Mancini sarà in Italia per firmare il biennale da 2 milioni netti a stagione e mettersi alla guida degli Azzurri.
A cura di Maurizio De Santis
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Un capitolo che si chiude in attesa di avviare la rifondazione della Nazionale e della Federcalcio, attualmente commissariata. Gian Piero Ventura era ancora a libro paga della Federazione nonostante il flop della mancata qualificazione al Mondiale di Russia 2018. Vincolato da un contratto fino a luglio, l'ex commissario tecnico era stato esonerato poco dopo la serata nefasta di San Siro: 0-0 nella gara di ritorno con la Svezia e addio sogno iridato proprio davanti al pubblico di casa. Una disfatta e un disastro che avrebbero dovuto spingere l'allenatore alle dimissioni ma così non fu: a novembre scorso arrivò il licenziamento e con sé – a distanza di pochi giorni – anche il ribaltone in seno al consiglio federale, con il Presidente Tavecchio costretto ad abbandonare l'incarico una volta verificata l'impossibilità di proseguire il proprio operato senza fiducia alcuna da parte della maggioranza delle diverse anime in assemblea.

La risoluzione. L'accordo per la rescissione è stato trovato in queste ultime ore e annunciato ufficialmente: va in archivio – anche dal punto di vista burocratico – una delle pagine più buie del calcio italiano che gravava ancora sulle casse federali per la cifra di 880 mila euro, ovvero le spettanze che – da contratto – dovevano essere versate all'ex ct sulla base di 110 mila euro di quota mensile. Mentre il rinnovo automatico fino al 2020 non era scattato proprio a causa dell'eliminazione dagli spareggi con gli scandinavi.

Ventura al ritorno in una squadra di club. Entrambi (la Figc e Ventura) hanno le mani libere per prendere ciascuno la propria strada, a cominciare dal tecnico che per la prossima stagione valuta la possibilità di ripartire da una panchina di una squadra di club. Le due veronesi (l'Hellas retrocesso in Be il Chievo), il Brescia, il Benevento, il Cagliari oppure il Sassuolo se non dovesse decidere di confermare Iachini.

Tutto pronto perché inizi la nuova era. Sarà Roberto Mancini il prossimo selezionatore azzurro: caduta anche la pregiudiziale da parte dello Zenit (al quale il tecnico di Jesi era legato fino al 2020), ‘Mancio' sarà per l'ultima volta sulla panchina della società russa e proverà a chiudere il torneo al quarto posto e con la qualificazione in Europa League. Operazione difficile considerato che non basta battere il retrocesso Ska Chabarovsk ma serve augurarsi che il Krasnodar esca sconfitto. Road map tracciata: al triplice fischio, Mancini calerà il siupario e tornerà in Italia: tra martedì e mercoledì l’incontro con Fabbricini, Costacurta e Uva permettere la propria firma in calce al biennale da 2 milioni netti a stagione, più bonus, con opzione 2020.

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