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Ventura boccia ancora Pellè: “Ha annacquato l’immagine del gruppo, è fuori”

In vista del prossimo appuntamento azzurro col Liechtenstein, il ct ha già deciso di fare a meno dell’attaccante punito per il brutto gesto commesso contro la Spagna: “Non sarà tra i convocati, ho deciso di dargli un periodo di riposo e di riflessione”.
A cura di Alberto Pucci
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Ancora pochi giorni e l'Italia di Giampiero Ventura tornerà in campo. Dopo i recenti match contro Spagna e Macedonia, per gli Azzurri è arrivato il momento di volare a Vaduz e affrontare il Liechtenstein: fanalino di coda del nostro gruppo di qualificazione ai mondiali di Russia 2018. Intervistato dalla "Domenica Sportiva", il commissario tecnico ha così fatto una piccola (ma importante) anticipazione in merito alle imminenti convocazioni: "Pellè? Non ci siamo più risentiti, anche perchè telefonare in Cina mi costa tanto – ha spiegato con sarcasmo Ventura – Lui comunque non verrà convocato. Ha annacquato l’immagine di un gruppo che aveva riportato l’orgoglio ovunque. Gli ho lasciato un periodo di riflessione. Non c’è preclusione verso nessuno e lui, nonostante non sia più così giovane, può dare ancora tanto".

La qualificazione al Mondiale di Russia 2018

In testa ad un girone molto equilibrato, insieme alla favorita Spagna, la nostra Nazionale è dunque attesa da una partita importante. Guai a sottovalutare l'impegno e a mancare la vittoria, perché la qualificazione è tutt'altro che scontata: "Difficile dire se riusciremo a evitare i playoff – ha continuato il ct – La differenza reti per ora è fasulla perché c'è il risultato della Spagna con Lichtenstein. Lo scontro diretto in Spagna non significa nulla, all'andata abbiamo dimostrato che nulla è impossibile. Il nostro obiettivo è la qualificazione al Mondiale e poi la possibilità di disputarlo in maniera importante. Spero che questo gruppo duri fino al Mondiale, anche se l'Europeo ci ha lasciato una Nazionale avanti nell'età".

Essere protagonisti in Russia, non sarà semplice…e questo Ventura lo sa bene: "Sapevo sin dall'inizio che sarebbe stato difficile, ma fa parte del mio dna affrontare sfide come queste. In tutte le società dove sono andato c'è sempre stato scetticismo, ma sono sempre riuscito a ricostruire".

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