Italia-Svezia, vent’anni dopo la Russia: il secondo playoff Mondiale degli Azzurri
Per la seconda volta nella sua storia l'Italia dovrà affrontare lo spareggio per guadagnarsi la qualificazione ai Mondiali: se quest'anno dovrà vedersela con la Svezia, per andare alla manifestazione francese del 1998 gli azzurri hanno dovuto affrontare la Russia in un durissimo doppio incontro che, fortunatamente, di risolse a nostro favore.
Anche nel 1997 la Nazionale si era classificata seconda nel suo girone 2, alle spalle dell'Inghilterra, e per questo motivo la rappresentativa allenata da Cesare Maldini si ritrovò immischiata nel pantano dei play-off.
Vieri, la neve di Mosca e l'esordio di Buffon
Nella gara d'andata, che si gioca allo stadio della Dinamo Mosca, ovvero l'Arena Khimki, gli azzurri si trovano di fronte un avversario ostico oltre ad una fitta nevicata che, chiaramente, condiziona l'andamento del match e ne pregiudica qualsiasi tipo preparazione. A dispetto di quello che dice la grafica, utilizzata per un sunto veloce, Maldini schiera una linea a 5 difensiva davanti a Pagliuca sono Pessotto, Nesta, Costacurta, Cannavaro e il figlio Paolo. In mediana Dino Baggio e Di Matteo sono gli interni ai lati di Albertini e davanti ci sono due punte vere Vieri e Ravanelli. L'Italia va in vantaggio con Christian Vieri al 49′, che fa secco in uscita Ovchinikov con un tiro sinistro, ma si vede raggiungere subito a causa di un'autorete di Cannavaro su cross dalla destra di Dmitri Khokhlov. Quello di Vieri è il primo goal della storia azzurra a Mosca.
Quella sera di ottobre ha fatto il suo esordio in Nazionale un ragazzino toscano che ha da poco iniziato a giocare con il suo club: si tratta di Gianluigi Buffon che prese il posto di Gianluca Pagliuca, uscito a causa di un infortunio dopo un contrasto con Andrej Kanchelskis.
Casiraghi fa esplodere il San Paolo: Italia ai Mondiali
Per la gara di ritorno Cesare Maldini e la Federazione scelgono il San Paolo di Napoli, stadio tradizionalmente caldo, per una gara così importante e al triplice fischio si può esclamare "missione compiuta". Esattamente come a Mosca, Maldini mette in campo i suoi con 5-3-2 con due soli cambi: Angelo Peruzzi per Pagliuca e Pierluigi Casiraghi per Vieri. Un gran tiro del centravanti della Lazio, su un fantastico assist di Demetrio Albertini, si insacca nell'angolo basso alla sinistra di Ovchinikov e fa esplodere l'impianto partenopeo.
Anche vent'anni fa, come oggi, c'era grande diffidenza nei confronti della squadra e del commissario tecnico che a fine partita, a tutti quelli che volevano affiancargli un tutore, afferma: "Una volta mi feci male al ginocchio, il medico mi mise un tutore, ma io me lo levai subito. Figuriamoci se posso accettare un tutore che mi affianchi. Lavoro e basta, non mi interessa il resto". Non proprio il clima di una vittoria che vale una qualificazione al Mondiale.
Buffon: dalla Russia alla Svezia, una vita in "azzurro"
Kanchelskis, lanciato in profondità, non si ferma e travolge Pagliuca: il portiere dell'Inter deve uscire per infortunio e al suo posto entra il giovanissimo Gianluigi Buffon, 19 anni e 9 mesi e secondo portiere più giovane a esordire in Nazionale dietro a Campelli. Nonostante la giovane età il portiere del Parma dimostra carattere ed entra subito in partita deviando un tiro di Alenichev da distanza ravvicinata e con il passare dei minuti è sempre più sicuro. Quando non è certo nella presa, respinge con i pugni evitando qualsiasi problema e se c'è da guadagnare tempo non si tira indietro.
Sono passati esattemene vent'anni da quell'esordio e tra i pali della Nazionale c'è ancora lui, Gigi Buffon: in azzurro, e non solo, ha macinato record su record (con 173 presenze è in assoluto il giocatore della Nazionale con più partite) e ora vuole partecipare al suo ultimo Mondiale prima di dire basta con il calcio giocato. Why not?
