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Italia-Spagna 2-4: Thiago Alcantara e Isco schiantano l’Under di Mangia (VIDEO)

Triplo Thiago Alcantara e Isco per gli spagnoli. A segno Immobile e Borini per gli Azzurri. La Rojta si conferma campione d’Europa di categoria, i ragazzi di Mangia alzano bandiera bianca in una finale in cui non potevano fare di più.
A cura di Alessio Pediglieri
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Thiago Alcantara

Purtroppo per i ragazzi di Mangia non c'è stata mai partita contro i campioni d'Europa in carica.
L'Under21 delle piccole furie rosse ha imperversato sulle speranze azzurre in lungo e in largo lasciando solo nel primo tempo qualche sprazzo di gloria per l'Italia. Thiago Alcantara sublime, apre le marcature e ammazza la partita con una tripleta che piega ginocchia e morale a Caldirola e compagni. L'acuto di Immobile per l'1-1 e l'errore di Florenzi quando le squadre erano ancora in parità, sono state le uniche due note positive (insieme alla rete all'80' di Borini).
Troppo poco. Con il primo tempo chiuso sull'1-3, la ripresa spagnola è stata semplice accademia, in cui ha gestito il risultato, portandosi sull'1-4 col rigore siglato da Isco e dando anche a tratti momenti di grande spettacolo. Poi il gol nel finale della punta azzurra, per cercare di ridimensionare una sconfitta molto pesante.

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Incontenibile Alcantara – Inizia subito forte la Rojta e il gol non si fa attendere mettendo subito in ambasce l'undici azzurro. Colui che sarà l'eroe della finale,Thiago Alcantara brucia Bardi per la prima volta. Segnale che la serata non sarà delle migliori e così sarà. Perchè la Spagna riesce a far bene quasi tutto ciò che vuole: in fase difensiva aggredisce gli azzurrini di Mangia e in costruzione negli ultimi 15 metri ha una velocità di manovra tale da mettere la retroguardia capitanata da Caldirola in chiara e costante difficoltà, soprattutto sulla sinistra dove Regini subisce la velocità di Isco e Tello che si scambiano spesso di posizione. Certo, anche i ragazzi di Mangia ci sono e si vede subito quando capitan Caldirola con un lancio da 25 metri imbecca Immobile che flirta con il pallone e lo accarezza alle spalle di De Gea, in uscita, con un tocco morbido a scavalcare il portiere spagnolo.

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L'errore di Florenzi, decisivo – Ed è questa la chiave che per tutti i primi 45 minuti gli azzurrini adotteranno: difesa e ripartenza, nella nostra migliore tradizione. Ma i campioni in carica non si scompongono e costruiscono almeno altre due palle da gol incredibili che solamente il migliore in campo, Bardi, riesce a sventare. Salgono le piccole furie e sale anche l'affanno azzurro: il raddoppio del solito Thiago Alcantara è un coro perfetto di tocchi di violino con il capitano spagnolo che in area stoppa e infila la porta. Prima del tris, su calcio di rigore contestato dalla panchina azzurra ma che in effetti ci può anche stare per il tocco di Bianchetti con il piede di recupero su uno scatenato Tello. Gli azzurri, con un Lorenzo Insigne in difficoltà fisica e con la caviglia dolorante, mancano di incisività soprattutto in mezzo al campo. Non è un caso se la seconda palla-gol dell'Italia arriva ancora su lancio lungo, questa volta per Florenzi che dal limite, controlla di destro e scarica di sinistro a colpo sicuro, colpendo De Gea ben posizionato tra i pali e sprecando l'eventuale vantaggio azzurro che avrebbe potuto cambiare la storia della finale.

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Il poker di Isco e l'acuto di Borini – Nella ripresa Mangia non cambia: dentro lo stesso undici iniziale ma con uno spostamento tattico: Marco Verratti più vicino alle punte e non più playmaker davanti alla difesa. Il gioco azzurro ne guadagna dalla cintola in su ma i pericoli davanti a Caldirola e compagni per forza di cose aumentano. Tello e Isco trovano spazi enormi tra le maglie italiane riuscendo a fraseggiare in velocità e ad andare al tiro con maggior facilità. Con una chiave tattica più spregiudicata, anche l'Italia si affaccia davanti a De Gea ma le sortite di Immobile e Insigne non portano alcun effetto. Così ecco il doppio cambio di Mangia dopo 1 minuti di gioco: dentro Saponara e Gabbiadini, fuori Immobile e Florenzi. Insigne, che nel primo tempo aveva palesato qualche problema alla caviglia resta regolarmente in campo. Ne nasce una sorta di 4-2-4 della disperazione con gli azzurri divisi in due che si frantuma definitivamente qualche minuto più tardi quando Montoya in velocità infila in area Regini che lo tocca, per il secondo penalty spagnolo. Dal dischetto, Isco non sbaglia spiazzando Bardi. E' l'ultimo sussulto di una partita tutta a tinte rosse che nel finale vede ancora tra i protagonisti di serata il portiere azzurro di proprietà dell'Inter prima della rete di Borini all'80', importante per il tabellino e il morale, non certo per l'Europeo.

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La Spagna Under21 si riconferma imbattuta e imbattibile, non mollando il trofeo continentale e ribadendo la supremazia del calcio iberico nel Vecchio Continente.
Per l'Italia, l'unico grande rammarico è non aver finalizzato l'azione di Florenzi a tu per tu con De Gea sull'1-1 e aver subito il raddoppio di Thiago Alcantara su una amnesia difensiva imperdonabile. Per il resto, gli azzurrini hanno dato quello che hanno potuto ben sapendo che il divario tecnico attuale lasciava davvero ben poche speranze di successo.

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ITALIA-SPAGNA 2-4
6′ Thiago Alcantara (S), 10′ Immobile (I), 31′ e 38′ rig. Thiago Alcantara (S), 65′ Isco (S), 80′ Borini (I)

Italia (4-4-2): Bardi; Donati, Bianchetti, Caldirola, Regini; Florenzi (58′ Saponara), Rossi, Verratti (77′ Crimi), Insigne; Immobile (58′ Gabbiadini), Borini. Ct: Mangia
Spagna (4-3-3): De Gea; Montoya, Bartra, Íñigo Martínez, Alberto; Illarramendi, Koke (86′ Camacho), Thiago; Isco, Tello (70′ Muniain), Morata (80′ Rodrigo). Ct: Lopetegui

Arbitro: Jug (Slovenia)
Ammoniti: Verratti (I), Coke, Martínez (S)

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