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Italia – Serbia: il video degli scontri all’interno dello stadio Ferraris di Genova

Italia Serbia sospesa per la follia di un gruppo di facinorosi che per una sera sono riusciti con la loro violenza a fermare lo sport. Uno spettaccolo pietoso, uno spettacolo inammissibile.
A cura di davide
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Italia Serbia scontri

Mille ragazzini delle scuole di Genova hanno assistito ad uno scenario impietoso. Mille ragazzini erano stati invitati a quella che doveva essere una festa dello sport e invece hanno assistito ad uno spettaccolo ammissibile.

La violenza batte il calcio e obbliga i giocatori ad abbandonare il campo. Italia Serbia viene sospesa per le follie di un piccolo, ristretto gruppo di facinorosi che si sono ritagliati una serata da protagonisiti. Episodi così non si vedevano dagli scontri del 2001 che resero memorabile, in negativo, il G8.

Non c'è giustificazione per un simile comportamento, nè tanto meno regge quella di duemila ultras, infuriati per la figuraccia rimediata dalla Serbia, sconfitta venerdì scorso per tre reti a una dall'Estonia. Fin dal pomeriggio Genova si è vista scenario di una vera e propria guerriglia urbana: pullman della squadra assaltato all'uscita dell'albergo minacciando; Stojkovic terrorizzato e minacciato solo perchè, a parer di questo gruppo di tempisti, colpevole delle tre reti subite o di aver cambiato bandiera troppo facilmente (da quella della Stella Rossa a quella del Patizan); palazzo Ducale "scempiato" da scritte e atti vandalici e infine incessanti scontri con la polizia.

Ma tutto questo al gruppo di facinorosi non basta, tutto questo non è abbastanza e allora una volta raggiunto lo stadio Luigi Ferraris, poco prima del fischio d'inizio, dal settore Gabbia vicino la gradinata nord la violenza raggiunge il suo punto massimo: manco fossero stati premeditati alla prefezione gli scontri allo stadio Ferraris, e forse lo erano, la postazione altolocata del settore permette agli ultras di lanciare fumogeni sui tifosi azzurri nella vicina gradinata e in campo. Ma con ciò il loro piano non era compiuto, il loro obiettivo non era raggiunto e così mentre venivano annunciate le formazioni, forse il capo del gruppo di facinorosi inizia a tranciare la rete di protezione per permettere ai suoi "uomini" di poter lanciare con maggiore facilità fumogeni e qualsiasi cosa ci sia a portata di mano in campo. Le forze dell'ordine intervengono ma la sommossa non si ferma! Questa partita non si deve giocare e dopo sei minuti il paziente arbitro,  Craig Thomson, e il delegato Uefa sospendono la gara. Italia Serbia finirà così, stasera vince la violenza e forse anche l'Italia a tavolino, ma di gioire non c'è motivo, perchè questo non è sport, questo non è calcio.

Davide Pecchia

https://www.youtube.com/watch?v=FZ4BMK2vleI
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