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Italia-Serbia, gli scontri allo stadio Marassi erano premeditati

Dopo gli scontri di Italia-Serbia emergono elementi sconcertanti in base ai quali era possibile prevedere tafferugli che erano premeditati.
A cura di Francesco Ferrara
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CALCIO:AZZURRI; TIFOSI SERBI LANCIANO PETARDI SU ITALIANI

Un giorno di ordinaria follia. Solo così può essere definita la violenza scatenatasi durante Italia-Serbia. Genova é stata messa a ferro e fuoco, eppure stanno emergendo elementi in base ai quali era possibile evitare gli incidenti.

Innanzitutto durante il pomeriggio ci sono stati episodi di violenza. Decine di auto sono state incendiate e molti negozi, fatti oggetti di lancio, hanno dovuto chiudere. Inoltre il pullman degli ospiti é stato attaccato dagli stessi tifosi serbi, e addirittura il portiere Stojkovic, ritenuto responsabile della sconfitta Serbia-Estonia 1-3 , é stato accompagnato all'ospedale dopo essere stato colpito da un fumogeno.

Le forze di sicurezza italiane si sono lamentate con quelle serbe, poiché tra i 2000 tifosi ospiti c'erano circa 400 malavitosi che già in patria si erano resi protagonisti di episodi di violenza. La guerriglia organizzata allo stadio Marassi sembra avere connotazioni politiche, poichè il fronte nazionalista serbo non vorrebbe l'ingresso del loro paese nella Comunità Europea.

Ora la Serbia rischia sanzioni gravissime, che va dalla penalizzazione di punti in classifica fino all'esclusione da ogni gara internazionale fino a data da destinarsi.

Francesco Ferrara

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