Italia-Serbia, capo ultras ha un nome: Ivan Bogdanov. Video dell’arresto
I protagonisti di Italia-Serbia dovevano essere ben altri: lo juventino Milos Krasic, l'attaccante doriano Giampaolo Pazzini, l'eterno capitano serbo Dejan Stankovic… in verità, il vero protagonista è stato Ivan Bogdanov, e ovviamente non si tratta certo del capocannoniere del campionato serbo…
Autentico protagonista fuori e dentro lo stadio, il capo ultrà dei tifosi serbi è stato il principale artefice degli scontri Italia-Serbia, tagliando prima la rete che circondava la gabbia riservata ai tifosi ospiti, poi bruciando la bandiera kosovara in segno di sfida, per quella contesa che, in un passato non troppo remoto, ha sparso fiumi e fiumi di sangue.
L'ultras degli incidenti Italia-Serbia, in realtà, non è nuovo a questo tipo di azioni: secondo quanto racconta il sito serbo b92.it, Bogdanov avrebbe 29 anni, attualmente disoccupato, e tra i precedenti possiamo trovare diversi casi di risse, lesioni personali, produzione e spaccio di sostanze stupefacenti, ed infine, oltraggio a pubblico ufficiale.
I motivi che spingono Bogdanov a compiere determinate azioni, vanno ricercate nelle origini culturali dell'ultrà: capo ultras della Stella Rossa e della nazionale serba, incarna al massimo lo spirito ultranazionalista serbo, ed il segno palese di questa attitudine va ricercata nei tatuaggi, specialmente nel tatuaggio con subscritto l'anno 1389, anno della battaglia persa dai serbi contro i turchi, data simbolo per gli ultranazionalisti. Ovviamente non può mancare il tatuaggio di una bomba a mano.
Alla fine, Bogdanov è stato arrestato dalle forze dell'ordine alle 2:41, trovandolo nascosto nel vano bagagli di un pulman, insieme ad una considerevole scorta di bengala e fumogeni, come documentato nel video che vi proponiamo.
Giuseppe Senese